Vogliamo la Luna e Fondazione Don Zanni hanno assegnato un riconoscimento a Gioele Zannini e la sorella Beatrice

Un momento solidale a Castelnovo Monti per il giovane atleta disabile.

Momento davvero bello e importante quello che mercoledì 7 dicembre si è svolto nella scuola elementare Giovanni XXIII, in via Dante a Castelnovo Monti. Le Associazioni Vogliamo la Luna e Fondazione Don Artemio Zanni, da molti anni attive nel sociale in Appennino e non solo e rappresentate da Gianni Grisanti e Paolo Mareggini, hanno voluto dedicare un riconoscimento a un bambino straordinario, per il suo coraggio e la sua forza, ma anche per la sua simpatia che a scuola fa sì che sia amico e benvoluto da tutti.

Alla presenza delle autorità di Castelnovo sono stati premiati Gioele Zannini e sua sorella Beatrice, che frequenta la stessa scuola ed è un sostegno importantissimo per il fratello. Gioele ha la sindrome di Treacher-Collins, per la quale ha dovuto sottoporsi a tanti interventi, ma li affronta con positività così come affronta tutte le piccole sfide di ogni giorno. All’evento nell’aula magna della sua scuola c’erano la sua famiglia, con la mamma Paola, il papà Luca, l’altro fratello Nicolò, e poi i compagni di scuola, la Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Castelnovo Monti Giuseppina Gentili, il Vicesindaco e Assessore alla Scuola Emanuele Ferrari, il Luogotenente Daniele Domenichelli della stazione dei Carabinieri di Castelnovo, il Comandante della Polizia locale Flaminio Reggiani.

“Abbiamo voluto esserci tutti perché sappiamo che Gioele è un bambino coraggioso, avventuroso, che non si tira mai indietro di fronte alle sfide, quindi volevamo che a questa piccola premiazione fosse rappresentata l’intera comunità” ha detto Grisanti. “Insieme a lui premiamo anche Beatrice perché è fondamentale per Gioele poter contare su di lei, e anche lei dimostra grande forza”.

Il Vicesindaco Ferrari ha aggiunto: “Crediamo che una giornata come quella di oggi sia molto importante per il nostro senso di comunità: in questa parola, se andiamo a vedere l’etimologia, si trova la parola latina “munus”, che significa sia impegno, un peso da portare avanti, ma significa anche dono, e aggiungendoci “cum” vuol dire che quando siamo insieme, portiamo avanti gli impegni e le cose pesanti, che però possono diventare anche doni. La condivisione è il primo di questi doni, e oggi condividiamo il coraggio di Gioele”.

Oltre ad andare a scuola, Gioele fa anche attività sportive, ad esempio il nuoto, ma è persino un testimonial di come si può affrontare la sua sindrome: ha avuto modo di essere protagonista di alcuni incontri con Raffaele Capperi, che condivide con lui la Treacher-Collins ed è diventato un personaggio noto a livello nazionale per il suo impegno contro il bullismo e la discriminazione.

Gioele invece nella comunità di Castelnovo è conosciuto e stimato da tutti: è diventato un esempio di grande forza e impegno.