Una studente a CSV Emilia: Stella si racconta

Il racconto della sua esperienza nella nostra sede reggiana all'interno dei PCTO, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento.

Da oltre un anno, la sede reggiana di CSV Emilia ha il piacere di avere come costante e graditissima ospite Stella Effah, una studentessa reggiana impegnata con noi in un’esperienza di PCTO, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, gli stage in alternanza fra scuola e lavoro.

Ecco il racconto di Stella sul suo cammino con CSV Emilia, un cammino che non si fermerà perché Stella rimane e rimarrà anche in futuro una carissima amica, ancora al nostro fianco per tanti utili momenti.


La scuola offre l’opportunità ai ragazzi di fare il PCTO per mettersi alla prova in un ambiente di lavoro. Ad alcuni studenti è permesso di fare un PCTO per tutto l’anno scolastico perché per loro è più facile imparare facendo e osservando mentre è più difficile studiare e imparare dai libri o dalle lezioni fatte in classe.

Io ho fatto il mio PCTO diversi giorni alla settimana tutto l’anno scolastico: sono stata a CSV Emilia, il centro di servizio per il volontariato, e al Sigma che si trova nel centro commerciale Quinzio.

I momenti più belli sono stati quelli in cui ho fatto il lavoro di segreteria: ho imparato nuove cose da fare con il computer, come per esempio a inserire i dati sul foglio di Excel, caricare i risultati dei questionari, mettere a posto i fogli cartacei in ordine alfabetico nel raccoglitore e ricevere le chiamate quando le colleghe sono occupate in riunione.

Questi momenti mi sono piaciuti perché ho imparato molte cose che non avrei mai fatto nella vita.

I punti di forza dell’esperienza che ho vissuto sono: l’autostima, mi sono sentita capace di fare le cose da sola. Un altro punto di forza è il rispetto mio verso i colleghi e infine la tranquillità. L’ambiente dove lavoravo era tranquillo e mi sentivo calma. Invece i punti di debolezza sono la paura di sbagliare i compiti assegnati dalle colleghe ed essere in ritardo al lavoro, perché mi vergogno ogni volta che arrivo in ritardo, e la timidezza perché non parlo tanto con gli altri. Ho anche imparato a utilizzare il computer, una competenza che mi può servire nel futuro lavoro. Sono riuscita a gestire le emozioni e i sentimenti che provavo il primo giorno di stage, mi sono trovata emozionata e ansiosa con le colleghe e con una ragazza che frequenta l’università. Le colleghe sono state gentili e precise con me. Dalla mia esperienza di stage cambierei il miglioramento per la puntualità al lavoro e l’ambiente, perché è piccolo.

Le mie aspettative e sogni per il futuro sono tante: sarebbe bello andare all’estero per conoscere cose nuove e persone di altri paesi, città, imparare bene la lingua, lavorare per avere dei risparmi e diventare un’imprenditrice di successo.