“TikTok… al buio” ai Chiostri di San Pietro

Alle 19 di martedì 25 ottobre, Sebastiano Gravina e Luca Bocedi parlano di disabilità e social network.

Digitale e inclusione sono i temi al centro dell’incontro – aperto al pubblico e gratuito – con Sebastiano Gravina e Luca Bocedi, che si terrà martedì 25 ottobre alle 19 nel Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro (in via Emilia San Pietro 44/c) a Reggio Emilia. La partecipazione è libera e gratuita.

Gli innovatori digitali della community “Digital Freaks” propongono un interessante confronto sui temi della disabilità e le interazioni con i social network, a partire dalle esperienze di Gravina e Bocedi.

Le disabilità possono diventare opportunità se opportunamente veicolate tramite i social network? La risposta di Gravina e Bocedi è assolutamente sì.

Per Sebastiano inizia tutto con la pubblicazione di un video tutorial su come una persona non vedente – lui – può attraversare i binari del treno. Il video realizza in pochi giorni 4 milioni di visualizzazioni e diventa virale. Gravina capisce subito che la sua esperienza di non vedente può essere di aiuto ad altre persone che si trovano nelle medesime condizioni, ma anche ai loro famigliari e amici. Comincia così a condividere sui canali social gli aspetti quotidiani della sua vita, raccontati con ironia e leggerezza. Video, piccoli camei, che inducono a riflettere sulla disabilità, diventati punti di riferimento per un pubblico di oltre 150 mila persone su TikTok e 23,7 mila su Instagram (@videociecato_official).

L’esperienza di Sebastiano incrocia quella di Luca Bocedi che spiegherà come la tecnologia possa risolvere piccole e grandi difficoltà che una persona disabile incontra nella quotidianità. Visual designer, presidente di Officine On/off e soprattutto membro a Parma di Hackability, organizzazione non-profit e laboratorio di ricerca tecnologica e sociale, Bocedi e i membri della community si occupano di far incontrare le competenze di designer, tecnici, maker, artigiani digitali con i bisogni di autonomia e cura delle persone con disabilità, degli anziani, dei bambini, per co-progettare soluzioni nuove, personalizzate, in grado di migliorare la vita delle persone.

È una comunità di persone che si riunisce per cercare di risolvere, tutti insieme, problemi e realizzare cose che non ci sono o migliorare quelle che ci sono o farle costare meno. A volte ci riesce, a volte fa degli errori, ma prova a mettere a disposizione di tutti successi ed errori, come punto di partenza di nuovi progetti, nuove idee, nuove soluzioni progettuali” spiegano i membri dell’associazione che si avvale di gruppi di lavoro attivi a Torino, Milano, Cuneo, Parma, Reggio Emilia, Matera.

Sebastiano Gravina – Breve profilo

Di origini baresi trapiantato a Pietra Ligure, Gravina non vede dalla nascita ed è sposato con Shadia, pietrese, che con lui condivide la vita di tutti i giorni e la stessa disabilità. Gravina fa parte dell’Associazione sportiva dilettantistica “Quartotempo Firenze” e della Nazionale italiana non vedenti.

Luca Bocedi – Breve profilo

Graphic & web designer, dopo la laurea in Design della Comunicazione presso il Politecnico di Milano, si trasferisce a Parma dove nel 2006 fonda REDGOBLIN, studio di visual design che si occupa di immagine coordinata per aziende, progettazione di interfacce web e graphic design. E’ presidente di Officine On/Off, una community collaborativa che promuove l’autoimprenditorialità a sostegno dell’innovazione sociale e tecnologica del territorio. Come membro del gruppo di lavoro Hackability@Parma, Bocedi co-progetta percorsi di sviluppo con i soggetti attivi sul territorio in ambito disabilità.

Digital Freaks – Breve profilo

Nel 2021 il Laboratorio aperto ha lanciato una call for ideas da cui è nato un progetto – i “Digital freaks” (profilo Instagram @digital.freaks) – una community di innovatori digitali che hanno l’obiettivo di diffondere la cultura digitale e tecnologica, mettere in rete conoscenze sociali, economiche e tecnologiche e sviluppare competenze innovative orientate all’inclusione e al riuso etico.

Laboratorio Aperto – Breve profilo

Il Laboratorio Aperto nasce per implementare l’Agenda Digitale della Regione Emilia-Romagna, luogo a disposizione della comunità locale con l’obiettivo di favorire l’inclusione digitale. Attraverso relazioni e partenariati con Istituzioni pubbliche e Terzo settore ospita opportunità di didattica, approfondimento, cultura e formazione affinché i cittadini possano esercitare la propria cittadinanza digitale. Il Laboratorio è una comunità di apprendimento, che vede nel digitale una importante leva di inclusione sociale, attraverso servizi di alfabetizzazione digitale, dando cioè la possibilità alle persone di partecipare in modo attivo ad una società sempre più digitalizzata.