Street art e attivismo giovanile ravvivano la Casa di Quartiere “Orti Spallanzani”

In un evento dedicato alla sensibilizzazione sulla questione dei rumors, dei pregiudizi e degli stereotipi.

Domenica 17 marzo, la Casa di Quartiere Orti Spallanzani ha aperto le sue porte a tutta la cittadinanza per un evento dedicato alla sensibilizzazione sulla questione dei rumors, dei pregiudizi e degli stereotipi, con l’obiettivo di continuare a promuovere una comunità sociale rispettosa dei diritti di tutti, con basi solide di partecipazione e inclusione.

A fare gli onori di casa sono stati i giovani attivisti del progetto “Diversamente”, che da un anno e mezzo si dedicano all’approfondimento delle tematiche legate alle discriminazioni e alla ricerca di strategie per contrastarle, sia a livello locale che nazionale, con il sostegno economico di AICS e il coordinamento di ICEI e Fondazione Feltrinelli di Milano.

Durante la mattinata, oltre a presentare il lavoro svolto finora, gli attivisti hanno coinvolto attivamente i partecipanti, promuovendo il dialogo e la riflessione su questi importanti temi, affiancati dai partner di progetto del centro interculturale Mondinsieme, Officina Educativa, Fondazione E35 ed Università di Modena e Reggio.

La declinazione specifica delle importante tematiche si è focalizzata sulla discriminazione della donna nel tempo passato e nel presente, attraverso gli approfondimenti biografici proposti nella mostra multimediale allestita nella sala polivalente e il restyling dell’ingresso della Casa di Quartiere: Alessandra Campani dell’associazione Nondasola ha affiancato i ragazzi e le ragazze nell’inaugurazione ufficiale della parete e della panchina delle donne, elementi simbolici a monito di tutto il lavoro che ancora c’è da fare in questo senso. Il torneo di calcetto antirazzista, per la verità disputato con grande agonismo da parte di grandi e piccoli, ha rappresentato un vivace interludio nel pomeriggio.

“Siamo molto orgogliosi anche di aver avuto con noi Simone Ferrarini e Youness Nazli, che oltre ad essere artisti fenomenali sono da considerare persone di esempio per i nostri ragazzi – ha testimoniato Giorgia Bertani, presidente di Giro del Cielo. –  La loro arte, che ora graffia sani e profondi messaggi sulle pareti di questo luogo, è la soluzione più vitale che abbiamo potuto immaginare come regalo per le persone che vorranno seguire le nostre attività alla Casa di Quartiere, sostenendo tra l’altro nel frattempo i nostri tanti percorsi educativi e sociali”.

L’evento è inserito nel cartellone “Rise up for future, turn rumors down” promosso dalla cooperativa reggiana in collaborazione con molte realtà locali, istituzionali e non: l’evento finale sarà il 30 marzo, con pomeriggio e sera dedicati alla musica hip-hop e trap. L’intervento del rapper Amir Issaa e della dottoranda canadese Rachel Grasso accompagneranno i partecipanti in un viaggio tra le esperienze biografiche, le scelte linguistiche e gli stereotipi legati ai codici musicali tanto in voga tra i giovani, terminando poi nelle performance della sera, in collaborazione con il collettivo Cult e l’associazione Wave.