RTM e Fondazione Reggio Children insieme per il nido d’infanzia della scuola “Peter Nettekoven” a Beit Sahour in Palestina

Parte la raccolta fondi a sostegno di un nido per l’infanzia in Cisgiordania.

L’ONG reggiana Volontari nel Mondo RTM e Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi – ETS lanciano una raccolta fondi per supportare l’avvio del nido d’infanzia della scuola “Peter Nettekoven” a Beit Sahour (Palestina) e la formazione delle insegnanti.

Per garantire i diritti educativi e sostenere gli sforzi delle madri che lavorano, il Patriarcato Greco Cattolico ha deciso di aprire un nido all’interno della scuola “Peter Nettekoven”, che accoglie bambini di ogni estrazione sociale e appartenenza religiosa. Ubicata a Beit Sahour, ad Est di Betlemme in Cisgiordania, è una delle prime scuole con cui RTM e il sistema educativo 0-6 di Reggio Emilia, a partire dal 2015, hanno collaborato in Palestina in progetti di cooperazione a favore di un’educazione della prima infanzia inclusiva e di qualità, quali i programmi “AEPIC” e “PACE”.

Tuttavia, nel drammatico contesto palestinese attuale il diritto all’educazione è fortemente limitato a causa del conflitto in corso.
I locali del nido sono stati già parzialmente arredati e, una volta completati, potranno ospitare fino a 60 bambini (0-3 anni).

È prevista anche una formazione degli insegnanti che si svilupperà in diverse tappe, in parte on-line e in parte in presenza. Centrale sarà la settimana di visita studio a Reggio Emilia nel mese di giugno 2025, durante la quale è previsto un incontro con le insegnanti palestinesi aperto alla cittadinanza reggiana. Il percorso verrà realizzato in stretta collaborazione e con il supporto della Fondazione E-35.

Come spiega Andrea Guerrini (Presidente di RTM) «la scuola si è rivolta agli “amici di Reggio” perché ha bisogno di un sostegno materiale e nella situazione attuale un supporto assume grande importanza. Abbiamo deciso di aderire all’appello e rilanciarlo insieme ai partner che hanno collaborato con noi in Palestina come segno di vicinanza e solidarietà verso questo popolo: un nido che consente ai più piccoli di crescere pacificamente e alle madri di perseguire percorsi di autonomia, rappresenta un segno di speranza nel futuro.»

«Partecipiamo volentieri alla diffusione della raccolta fondi per l’apertura del nido a Beit Sahour, realtà con la quale abbiamo lavorato in Palestina» afferma Cristian Fabbi (Direttore generale di Fondazione Reggio Children). «Vogliamo in questo modo iniziare a sostenere realtà coraggiose che promuovono la qualità della vita dei bambini e delle comunità mettendo al centro l’educazione. Piccole grandi rivoluzioni dal basso: poter garantire un nido a Beit Sahour significa migliorare profondamente la vita di 60 bambini e delle loro famiglie».

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