Aderendo all’appello globale promosso dal movimento One Billion Rising e V-Day, l’associazione Nondasola, Non una di meno e Donne in nero saranno in piazza per continuare a far sentire la propria voce a sostegno delle donne afghane.
L’appuntamento con “Rise – Con le donne e per le donne afghane”, una chiamata alla città di Reggio Emilia, è alle 17.30 di sabato 25 settembre in piazza Martiri del 7 Luglio.
L’INTERVENTO DI NONDASOLA
Condividiamo e diffondiamo le richieste di Revolutionary Association of the Women of Afghanistan – RAWA per cui chiediamo urgentemente ai governi, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e agli enti locali di:
• Rifiutare di riconoscere un governo talebano, che non ha alcuna legittimità al di là della forza brutale che comanda e che terrorizza il popolo afghano, in particolare le ragazze e le donne.
• Fermare tutte le forme di sostegno ai talebani, compresi i finanziamenti, la fornitura di armi e il know-how.
• Porre fine all’imperialismo, al militarismo, al fascismo e al fondamentalismo religioso. Fermare e prevenire la manipolazione dei diritti delle donne per interessi commerciali e di altro tipo.
• Sostenere la resistenza delle donne ai talebani in Afghanistan. Rispettare e sostenere l’esercizio da parte delle donne e del popolo afghano dei loro diritti democratici e umani, compreso il loro diritto all’autodeterminazione.
• Evacuare donne e uomini, difensori dei diritti umani, giornalisti, agenti di polizia, dipendenti pubblici, atleti e persone LGBTI+ che desiderano lasciare il paese e garantire trasferimenti sicuri.
• Creare un organismo indipendente di osservatori, composto da una maggioranza di donne, che abbiano una esperienza nella promozione dei diritti umani delle donne per monitorare la situazione in Afghanistan.
• Accogliere i rifugiati, con gli Stati Uniti e i loro alleati che si assumono la responsabilità di finanziare il costo del reinsediamento degli sfollati dall’Afghanistan.
• Aprire immediatamente corridoi umanitari per sostenere il popolo afghano.
• Fermare le politiche commerciali di armi e il complesso industriale militare, che trae profitto dalle guerre in Afghanistan e altrove nel mondo.
Confidiamo di poter contare sulla vostra presenza e adesione per non lasciare sole le donne afghane nella loro strenua resistenza alla barbarie dei talebani, essere megafono delle loro voci e delle loro richieste, premere sulle istituzioni a partire da quelle locali perché si assumano la responsabilità politica e operativa di intervenire con corridoi umanitari, accoglienza delle/dei profughe/i, sostegno delle forme di resistenza in loco, collaborando con le tante realtà del privato sociale che sono pronte a mettere in campo le loro competenze e la loro disponibilità.
Desideriamo esserci in tante e tanti ad occupare lo spazio pubblico della nostra città, ‘insorgendo’ creativamente perché l’attacco ai diritti e alla libertà delle donne in Afghanistan è solo l’ennesimo di un’onda lunga di violenza che non risparmia nessunə di noi.
Per aderire alla mobilitazione invia una mail a: info@nondasola.it.