Il lungo lavoro del Comitato Endometriosi viene riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna. È infatti notizia ufficiale l’approvazione di una risoluzione unitaria sull’endometriosi dei gruppi assembleari in regione Emilia Romagna a sostegno della petizione “Endometriosi: firma adesso!”, che impegna la giunta Regionale sui 3 punti espressi da migliaia di cittadini emiliano romagnoli, attraverso la raccolta firme, ovvero campagne di sensibilizzazione regionale, implementazione e adeguato finanziamento del PDTA esistente ed esenzione per le terapie ormonali. È l’esito di un lavoro di concertazione tra i gruppi d’assemblea, che vede la convergenza di maggioranza e opposizione.
Nel 2021 la prevalenza globale dell’endometriosi in Italia è stimata dal ministero della Salute in circa tre milioni di donne in età riproduttiva; in Emilia-Romagna la percentuale delle persone di sesso femminile residenti, in età compresa tra i 18 e i 50 anni, affette da endometriosi conclamata è intorno al 25% (150.000 circa).
Martedì 10 gennaio 2023 il comitato endometriosi è convocato per essere ascoltato in Commissione Salute in congiunta con la Commissione Parità, per la discussione e l’approvazione dei punti sopra. Il Comitato esorta i cittadini a partecipare davanti alla sede della regione e dà appuntamento a tutti alle 11 di martedì 10 gennaio, davanti all’ingresso della Sala Polivalente “Guido Fanti” dell’Assemblea legislativa.
L’endometriosi rappresenta la prima causa di dolore pelvico cronico in donne in età fertile, eppure oggi le pazienti che ne sono affette non hanno tutele sul posto di lavoro né un’esenzione ticket per i costi di terapie e visite. Una condizione inasprita dalla pandemia, che ha visto 1 donna su 2 peggiorare la propria situazione economica, riducendo così la propria capacità di cura e di spesa per la cura. Il tempo medio per la diagnosi varia è di circa 9 anni, e Secondo il Ministero della Salute in Italia sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva.