Quartiere Bene Comune,ddal 20 marzo prende il via “Primavera al giardino Langer”

Rassegna di incontri e riflessioni sui temi della pace e della convivenza a partire dalla figura di Alexander Langer.

Domenica 20 marzo, ore 10.30 al Centro sociale Orologio (via J.E. Massenet) prende il via la rassegna “Primavera al Giardino Langer”, il programma di appuntamenti e riflessioni sulle tracce del pensiero di Alexander Langer promossa da Libera università Popolare (Lup), Centro sociale Orologio e Fondazione Alexander Langer nell’ambito del progetto QUA_quartiere bene comune, all’interno degli Accordi siglati a fine 2021 per l’ambito B (Pieve Modolena, Carrozzone, Regina Pacis, Bell’Albero-Premuda, Orologio, Roncina).

Dal 20 al 27 marzo sarà una settimana dedicata alla pace, all’ambiente e alla convivenza: tre aspetti che non possono essere mai disgiunti nei programmi grandi e piccoli sulla via di nuove relazioni tra gli esseri umani e la natura, come tra gli stessi esseri umani. Una riflessione quanto mai attuale, di fronte all’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia a partire dalla figura e dal pensiero di Alexander Langer, che già trent’anni fa aveva anticipato temi fondamentali e di stretta quotidianità, quali il rialzarsi dei muri in Europa e nel mondo, il riemergere di logiche di guerra tra vecchie e nuove aspirazioni imperiali, i conflitti interetnici e il il riaffacciarsi di una cultura dell’intolleranza e del razzismo. Il programma di appuntamenti vuole inoltre essere un’occasione per valorizzare, riempiendolo di nuovi contenuti e iniziative, un luogo altamente simbolico come il Giardino “Il Giardino dell’Arca”, all’interno del parco del Diamante, dedicato alla memoria di Langer. Tra le iniziative in programma ci saranno alcune presentazioni di libri, uno spettacolo teatrale a cura del Centro Teatrale MaMiMo, il concerto “Alif Aleph Alfa. Cantiamo e suoniamo insieme!” e una mostra fotografica.

“Il pensiero e le riflessioni fatte da Alexander Langer su temi quali la pace, l’ambientalismo, la convivenza multiculturale e la giustizia sociale sono ancora oggi straordinariamente attuali – dice l’assessore alla Partecipazione Lanfranco de Franco – Di fronte a quanto sta accadendo in Ucraina, sentiamo la mancanza di un pensatore del suo calibro e fa molto piacere vedere che un progetto collaborativo tra associazioni e cittadini, nato nell’ambito dei Laboratori di cittadinanza e quindi “dal basso”, organizzi una rassegna su questa figura con degli ospiti che lo hanno conosciuto da vicino e che hanno lavorato con lui”.

IL PROGRAMMA – Il calendario delle iniziative in programma al Centro sociale Orologio prenderà il via domenica 20 marzo 2022, alle 10.30: dopo i saluti dell’assessore alla Partecipazione Lanfranco De Franco e del presidente del Centro sociale Villiam Orlandini, è in programma la presentazione del volume “Quei ponti sulla Drina. Idee per un’Europa di pace” con testi di A. Langer, a cura di Sabina Langer ed Edi Rabini (Infinito Edizioni, 2020). Il libro raccoglie gli interventi e gli articoli di Langer, dalla sua elezione al Parlamento europeo nel 1989 fino alla morte nel 1995: parole scritte oltre trent’anni fa ma ancora profondamente attuali, soprattutto a fronte di quanto sta accadendo in Ucraina. Dialoga con l’autrice Paolo Bergamaschi, che ha lavorato al Parlamento Europeo a fianco di Alex Langer e per 24 anni come consigliere politico presso la Commissione Esteri del Parlamento Europeo; introduce e coordina Guido Giarelli, presidente della Libera Università Popolare. Nel corso della mattinata è prevista una visita al Giardino Langer con Ugo Pellini e Lorenzo Capitani.

Sempre domenica, alle 17, Teatro Piccolo Orologio, via J.E. Massenet, 23 va in scena ‘Racconto d’inverno’ di William Shakespeare, una produzione Centro Teatrale MaMiMo con l’adattamento e la regia di Marco Maccieri. “Un racconto triste è meglio per l’inverno…”. Come il sole sorge a est e tramonta a ovest, la primavera nasce dalla morte dell’inverno. Un messaggio potente che emerge dal testo di Shakespeare e arriva fino a noi, in un periodo così difficile: l’inverno tornerà sempre, ma la primavera non è mai così lontana. Per informazioni e prenotazioni: www.mamimo.it

Si prosegue martedì 22 marzo (ore 17.30) con la presentazione del volume ‘Profezie verdi. Le origini del pensiero e dell’azione ecologista’ curato dallo scrittore e saggista Gianfranco Bettin ed edito dallo Fondazione G. Feltrinelli, collana Ricerche. Focus dell’incontro sarà lo sviluppo della cultura verde in Italia, dal ’68 a Chernobyl, passando per Alexander Langer. Tra ambientalismo, femminismo e lotte sociali, sarà una riflessione sul cammino percorso e sulla complessa fase storica che stiamo attraversando, di fronte alla necessità sempre più pressante, che avvertiamo anche in queste drammatiche giornate di guerra, di un’effettiva, e non solo di facciata, transizione ecologica.

Giovedì 24 marzo (ore 17.30) Vitaliano Biondi e Ugo Pellini approfondiranno significati, simbolismi e linguaggi degli alberi in occasione dell’incontro “Il culto degli alberi e la storia dei giardini tra mito e leggenda”. A seguire Monica Incerti Pregreffi e Franco Ferrari leggeranno brani del volume di Ugo Pellini ‘90 pillole di botanica nel territorio del Parmigiano-Reggiano’ (Grafiche Step).

Spazio alla musica, domenica 27 marzo, alle ore 17: al Teatro Piccolo Orologio, con un’appendice simbolica presso il Giardino dell’Arca, risuoneranno le musiche di ‘Alif Aleph Alfa. Cantiamo e suoniamo insieme!’, parole e suoni in dialogo tra culture e religioni del mondo con Cinzia Merletti (percussioni), Cristina Miriam Chiaffoni (voce), Alexey Maniak (fisarmonica), Seyedelyar Tahouri (tar e voce), promosso nell’ambito della rassegna ‘Soli Deo Gloria. Organi, Suoni e Voci della città’. Per l’occasione verrà eseguito un repertorio di brani suggeriti dai vari esponenti delle diverse comunità religiose del territorio, coinvolte attraverso Mondinsieme. Al termine del concerto è in programma la presentazione del volume di Matteo Manfredini “Le foglie dell’albero. Itinerari tra religioni e spiritualità a Reggio Emilia” (Corsiero editore): in dialogo con l’autore ci saranno il direttore di Fondazione Mondisieme Mario Cipressi Mondinsieme e Lorenzo Capitani della Lup. Interverrà l’assessora all’Ambiente e alle Politiche per la sostenibilità Carlotta Bonvicini. È inoltre prevista un’anteprima della mostra fotografica dell’autore reggiano Mario Cocchi “Popoli e culti religiosi a Reggio Emilia”, dedicata a Langer e realizzata in collaborazione con Boorea, che sarà allestita a breve presso il centro sociale “La Mirandola”.

Per informazioni sul programma è possibile scrivere a lup.re@libero.it,oppure consultare il sito www.lupreggioemilia.wordpress.com.

Le iniziative si svolgono nel rispetto delle norme e delle disposizioni vigenti in materia di lotta alla pandemia da Coronavirus. I partecipanti dovranno esibire regolare GreenPass personale.

Alexander Langer nasce a Sterzing/Vipiteno, In Alto Adige/Südtirol, il 22 febbraio 1946. Giornalista, traduttore, insegnante, ambientalista, pacifista, politico collabora fin da giovanissimo con diverse riviste, associazioni, iniziative civiche. Dal 1978 viene eletto per tre legislature in Consiglio provinciale di Bolzano nella lista Neue Linke/Nuova sinistra prima e in quella Verde Alternativa dal 1988. Negli anni ’80 è fra i promotori del movimento politico dei Verdi in Italia e in Europa. Eletto deputato al Parlamento europeo nel 1989 diventa primo presidente del neo-costituito Gruppo Verde. S’impegna soprattutto per una politica estera di pace, per relazioni più giuste Nord-Sud ed Est/Ovest, per la conversione ecologica della società, dell’economia e degli stili di vita. Dopo la caduta del muro di Berlino aumenta il suo impegno per contrastare i contrapposti nazionalismi, sostenendo le forze di conciliazione interetnica nei territori dell’ex-Jugoslavia. Con il “Verona Forum” offre un tavolo di dialogo a centinaia di militanti della convivenza che si riuniscono in diverse città europee. In occasione dei censimenti del 1981 e 1991 Alexander Langer, di madre lingua tedesca, si dichiara “obiettore etnico” rifiutando l’opzione linguistica per non rafforzare la politica di divisione etnica. Con questo pretesto, nel maggio ’95, viene escluso dalla candidatura a Sindaco di Bolzano, la sua città. Muore prematuramente a Firenze il 3 luglio 1995.