Venerdì 3 ottobre, presso Officine Credem a Reggio Emilia, è stato presentato il Bilancio Sociale della Caritas diocesana di Reggio Emilia – Guastalla, un evento importante che culmina un lungo lavoro e lo sforzo di consegnare al territorio, alla Chiesa e alle Istituzioni dati e riflessioni riguardo la nostra attività e l’ambito sociale.
Si tratta del primo Bilancio Sociale, riferito al 2024, che vuole consegnare al territorio, alla Chiesa e alle Istituzioni dati e riflessioni relativi alla sua attività e all’ambito sociale.
“La presentazione del Bilancio Sociale” – afferma il Direttore della Caritas Andrea Gollini – “è per noi un passo importante di trasparenza e corresponsabilità, per rendere conto con chiarezza dell’operato della Caritas e per riflettere su come migliorare interventi e risposte a sostegno dei bisogni e delle povertà che incontriamo”.
La presentazione del documento è il culmine di un lungo lavoro, che nasce dal desiderio di fermarsi, pensare e raccontarsi. Nero su bianco, nel Bilancio Sociale, si trovano non solo i dati, ma soprattutto le relazioni che danno vita alla Caritas, con parrocchie, volontari, operatori, enti, associazioni e donatori che ogni giorno intrecciano impegno e solidarietà. È stato un percorso prezioso di consapevolezza e di condivisione, reso possibile anche grazie all’accompagnamento che la Caritas reggiano-guastallese ha ricevuto da Aiccon, Centro Studi promosso dall’Università di Bologna.
Il Bilancio Sociale restituisce la visione pastorale di una Caritas che non si limita ad aiutare, ma anima la comunità e promuove la testimonianza della carità. Si tratta di una rilettura riflessiva che passa da un racconto dei progetti a una valutazione delle linee di attività e dell’impatto sociale.
“Crediamo molto ad un approccio relazionale e antioppressivo e nel nostro lavoro quotidiano cerchiamo di metterlo in atto” – continua Gollini. “L’aiuto non è inteso come prestazione, ma come relazione di pari dignità, con un forte impegno per l’advocacy e la tutela dei diritti delle persone”.
Tutto il lavoro della Caritas diocesana è frutto di tante collaborazioni e di un lavoro in rete con la Chiesa, le Istituzioni pubbliche, le realtà del Terzo Settore, le aziende e cittadini. Attraverso la lettura della pubblicazione si potrà notare come nel lavoro della Caritas ci sia un costante impegno per una ecologia integrale e attenzione alle dinamiche partecipative nella governance.
Particolarmente interessante è anche il capitolo che illustra le fonti di finanziamento. Negli ultimi anni si è fatto leva sulla diversificazione delle fonti per migliorare la sostenibilità economica. La costante ricerca di possibilità di finanziamento e la generosità di tanti privati e aziende sono la linfa principale per mantenere i servizi in essere e progettare innovazione e nuove risposte a nuovi bisogni.
I dati, in un Bilancio Sociale, non sono la sola fonte di ispirazione e oggetto di studio, ma rimangono un fondamentale importante da analizzare e dal quale partono e nascono le riflessioni principali. Si tratta di dati aggregati fra tutte le varie attività della Caritas. Non c’è uno specifico ma ogni particolare si intreccia con gli altri per cercare di restituire un’immagine, una filosofia, un modo di muoversi unici.