Nella giornata di mercoledì la portavoce della campagna “Endometriosi: firma adesso!” Sara Beltrami ha comunicato sui canali social gli esiti dell’incontro tenutosi con il gruppo di maggioranza in Regione Emilia Romagna: “Usciamo letteralmente a mani vuote dall’incontro con la maggioranza sull’esenzione ticket e sul finanziamento dei percorsi diagnostico terapeutici esistenti. Un incontro con modalità che non hanno lasciato spazio a mediazioni, oggi e per i prossimi mesi, sminuendo i tanti cittadini firmatari che hanno preso parte ad una delle maggiori petizioni registrate negli ultimi anni nella nostra regione. Non abbiamo intenzione di accettare passivamente l’esito del colloquio.”
La petizione, avviata nel marzo 2022, aveva raccolto in Emilia Romagna oltre 4200 firme cartacee in soli 2 mesi, quasi 9000 firme nazionali raccolte online durante la campagna elettorale di settembre 2022, e coinvolgendo nel voto decine di comuni italiani. L’iniziativa proponeva una serie di proposte basate sull’evidenza scientifica e aveva fatto molto parlare di sé anche sulle testate nazionali, avviando, per la prima volta, un dibattito sul tema dei diritti che mancano alle donne affette da endometriosi, una malattia molto frequente, riconosciuta dallo stato Italiano come cronica e invalidante ma ancora non sostanzialmente tutelata.
“Le battaglie vere non si fanno con le parole: la maggioranza in Regione ci ha comunicato che la voce delle associazioni, pur essendo importante, non è sufficiente a innescare il cammino di presa in carico.” sostiene la Dottoressa Esposto, Ginecologa e Presidente dell’Associazione Endo-Care, vincitrice di un finanziamento europeo per la formazione multidisciplinare della malattia “Busseremo ad altre porte, sicure che il tempo della presa in carico di una patologia così frequente e così invalidante sia adesso” continua la Dottoressa.
Le argomentazioni della campagna Endometriosi erano arrivate fino al Parlamento Europeo con un’ interrogazione a cui avevano aderito 26 europarlamentari di tutti gli schieramenti politici e, dopo il voto unanime della risoluzione di gennaio in Emilia Romagna, questo 26 luglio c’era molta attesa sulla fase di Bilancio che avrebbe dovuto impegnare una somma per attivare le misure richieste tramite la petizione e argomentate attraverso un documento integrativo inviato dal gruppo di lavoro ai consiglieri regionali. Invece, attraverso una convocazione urgente il gruppo di maggioranza in Regione (PD, Emilia-Romagna Coraggiosa, Bonaccini Presidente, Europa Verde) ha fatto sapere alle associazioni che l’iter si sarebbe fermato. “Nell’incontro voluto dalla maggioranza con le associazioni, è stato trattato frettolosamente il corposo progetto presentato a seguito del voto di gennaio, frutto di tanto lavoro ed energie spese con il solo obiettivo di cambiare la storia delle persone affette da endometriosi. – spiega Monica Santagostini, Presidente di AENDO Associazione Italiana Dolore Pelvico ed Endometriosi – Per continuare in modo concreto a lavorare insieme con il voto del prossimo 26, chiediamo ancora, con fiducia, di cambiare la storia. Di essere esempio sul territorio nazionale di come si realizza un percorso di presa in carico della paziente.”
Anche Vania Mento, Presidente dell’Associazione “La voce di una è la voce di tutte” confida in un ripensamento prima del 26 luglio: “sarebbe un punto di svolta non solo per le migliaia di donne in Emilia Romagna ma anche per fare da apripista ad un cambiamento concreto in altre regioni italiane. È un’opportunità che una regione virtuosa non può lasciarsi sfuggire e noi saremo in Regione ad aspettare, nella speranza che un lavoro così prezioso non vada perso. Nei giorni scorsi il Governo ha approvato un ordine del giorno presentato al decreto Lavoro per la tutela delle donne affette da endometriosi al quale abbiamo contribuito anche noi, è il momento di andare avanti con passi concreti.”
L’appuntamento è per il 26 luglio in Regione Emilia Romagna, dove il gruppo di attiviste e associazioni sta organizzando un presidio per assistere al voto al quale è richiesta partecipazione. È possibile partecipare o chiedere informazioni scrivendo a: endometriosifirmaora@gmail.com.