“Che bello, era tutto un vocìo per il paese!”
“Ma non la fate un’altra settimana?”
“Dopo i due anni trascorsi, i miei figli si sono finalmente svegliati!”
“Li trovavo ogni sera sporchi e felici, con tanta voglia di raccontare”
Sono alcuni dei commenti delle famiglie che hanno aderito al campo estivo dei Lupi dell’Appennino Reggiano, un campo di volontariato che, per quantità e qualità di esperienze offerte ai ragazzi, ha pochi eguali.
Una cinquantina i ragazzi fra gli 11 e i 14 anni, coinvolti nei due turni: in particolare, il secondo rivolto ai più grandicelli, è stato una full immersion in attività che difficilmente potrebbero essere vissute altrove.
Qualche esempio?
- Calarsi con l’imbrago e corda doppia o con la teleferica, imparare i diversi tipi di nodi e quando utilizzarli
- Scoprire come funziona un’ambulanza, il primo soccorso e la rianimazione; imparare come comportarsi in caso di colpi di calore, ferite, morsi di vipera, sanguinamenti del naso
- Prendersi cura dei cani e imparare la condotta, l’obbedienza e l’autodifesa in caso di minaccia
- Tagliare l’erba, trasportare sassi, imbiancare palizzate (e rovesciarsi addosso una latta di vernice 😊) (poi, ripulirsi e autoprodursi un cambio d’abito con ciò che si ha nello zaino)
- Giocare con quello che si trova in natura, trasformare i gusci delle noci in barche e organizzare una regata sul fiume
- Far parte per un giorno del team di antincendio boschivo, con tanto di lancia e modulo antincendio
- Imparare come si utilizza la comunicazione via radio e GPS
- Travestirsi da ape o da fuco e vivere la vita di un alveare, smielare un telaio e portare a casa un vasetto di miele a km 0
- Seguire il ciclo produttivo del Parmigiano-Reggiano, dal pascolo al caveaux con 12.000 forme
- Scoprire il valore storico e naturalistico dei castelli e del territorio che ci circonda
- Mangiare bene, e a sazietà
- Gestire correttamente e autonomamente i propri rifiuti
Tutto il resto sono state risate e sudore, condivisione e qualche tirata d’orecchie, sempre d’accordo con i genitori.
Chiudiamo con una frase del referente Corrado dei Lupi dell’Appennino Reggiano: “Ragazzi, presto tutti voi sarete cittadini responsabili, e qualcuno di voi verrà a sostituire noi adulti in ciò che facciamo per la comunità in cui viviamo. La vita non è fatta solo di tecnologia, bisogna anche saper sporcarsi le mani. Questa settimana siete stati bravissimi: che sia l’inizio di un lungo percorso!”
Oltre ai Lupi dell’Appennino, con Corrado, Giulia e tutti i volontari, un immenso grazie a:
- Stazione Montecusna del Soccorso Alpino Speleologico
- AIB Antincendio Boschivo ANA di Casina
- Croce Rossa Italiana – comitato di Casina
- L’apicoltore Emanuele Carubbi
- Azienda agricola di Marcello Chiesi
- Latteria San Giorgio di Cortogno
- Castello di Sarazano
- Agriturismo il Castello di Marola
Tutte le foto su https://www.facebook.com/lupiappenninoreggiano
Qui, il programma completo del campo 2022