Mercoledì 30 marzo, al Binario49, la presentazione del libro “La cena. Avanzi dell’ex Jugoslavia” di Božidar Stanišić

L’appuntamento è promosso da Associazione Mirnimost – Un ponte per la pace e Iscos Emilia-Romagna in collaborazione con Binario49.

Mercoledì 30 marzo, alle ore 21, al Binario49 di via Turri 49, a Reggio Emilia, è in programma la presentazione del libro “La cena. Avanzi dell’ex Jugoslavia” di Božidar Stanišić (Marietti e Cafiero Editori, Melito di Napoli 2021). L’appuntamento è promosso da Associazione Mirnimost – Un ponte per la pace e Iscos Emilia-Romagna in collaborazione con Binario49.

L’ingresso è possibile con super green pass e mascherina ffp2.

Ora di cena. Milano. Periferia. Tavola bandita. Sono tutti in attesa di brindare: la polacca Paulina; i Brambilla, italiani; i Milenković, “Serbi della Serbia”; i Fazlić , musulmani bosniaci e un ospite inatteso. Nessuno pronuncia una parola intollerabile: guerra. I più piccoli non la ricordano; i grandi invece fumano, piangono, ridono di un posto che chiamavano “casa”. Božidar Stanišić ci regala una testimonianza, il vuoto, la perdita, la sconfitta di chi è costretto a strappare le proprie radici verso i campi profughi. Si brinda, ma a chi? A chi accoglie? A chi si sente straniero in un’altra patria? A chi non c’è più? Agli “avanzi” dell’ex Jugoslavia? Nei bicchieri di cristallo fragili non c’è vino, ma nostalgia, rabbia e una flebile voce che desidera un’identità che non esiste più.

Cinque racconti in cui, attraverso le stile inconfondibile di Stanišić, diretto e ironico, le voci narranti di altrettanti figli di immigrati bosniaci, i cui genitori sono nati e sono vissuti in Bosnia Erzegovina prima della guerra in Jugoslavia e a causa della quale sono fuggiti all’estero, raccontano le storie delle loro esistenze in bilico tra due mondi, tra un prima e il dopo.

Božidar Stanišić

Nato a Visoko in Bosnia- Erzegovina nel 1956, Božidar Stanišić è laureato in Filosofia all’Università di Sarajevo e ha lavorato come insegnante fino al 1992, quando è fuggito dalla dalla guerra civile scoppiata nel suo paese. Si trasferisce in Italia, dove ancora vive con la famiglia.

Nel 1993 pubblica “I buchi neri di Sarajevo” (MGS Press); negli anni successivi pubblica tre raccolte di poesie “Primavera a Zugliano”, “Non-poesie”, “Metamorfosi di finestre”, successivamente la raccolta di racconti intitolata “Tre racconti”. È presente con un testo nell’antologia della narrativa bosniaco-erzegovese del Novecento “Racconti dalla Bosnia”, a cura di G. Scotti. Riprende la produzione in prosa con “Bon Voyage”, “Il cane alato e altri racconti”. Nel 2011 pubblica il libro per ragazzi “La cicala e la piccola formica”, nel 2012 “Piccolo, rosso e altri racconti”. Diverse prose e poesie sono sparse in numerose antologie italiane e straniere. Alcuni suoi racconti, saggi e poesie sono tradotti in francese, inglese, sloveno, albanese, giapponese e cinese. Per Bottega Errante Edizioni ha pubblicato “I buchi neri di Sarajevo”, 2016 e “La giraffa in sala d’attesa”, 2019.