“Sicuramente è un giorno che rimarrà scolpito nei cuori dei volontari della Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto e di tutti noi che vi abbiamo preso parte. Un momento di emozione profonda che ci porteremo dentro”. Così il Presidente della Pubblica assistenza castelnovese, Iacopo Fiorentini, commenta la visita a Roma svolta l’11 giugno 2025: cinquanta membri dell’associazione hanno partecipato all’udienza papale in Piazza San Pietro, un evento di straordinaria importanza in occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione dell’associazione.
Partiti all’alba a bordo di un pullman, i volontari hanno intrapreso il viaggio carichi di aspettative e un’emozione tangibile. L’atmosfera all’arrivo era carica di fervore, ma nulla li aveva preparati all’intensità dell’incontro con il Santo Padre. L’udienza con Papa Leone XIV è stata descritta all’unanimità come un momento “commovente”, un’esperienza spirituale che ha toccato profondamente tutti. “Questo pellegrinaggio a Roma – prosegue Fiorentini – assume un significato ancora più profondo perché legato al mezzo secolo di attività della Croce Verde. Cinquant’anni di dedizione, sacrificio e instancabile servizio alla comunità dell’Appennino. Un traguardo che testimonia l’impegno costante di generazioni di volontari, pronti a intervenire in ogni situazione di bisogno, offrendo soccorso e conforto. Un impegno che un’occasione come quella di oggi ci spinge a proseguire con ancor maggiore dedizione ed entusiasmo”.
L’udienza papale non è stata solo un’occasione per ricevere una benedizione speciale, ma anche un riconoscimento di questo prezioso lavoro quotidiano, che rafforza lo spirito di appartenenza e rinnova l’energia per continuare il cammino intrapreso al servizio di chi si trova nella necessità di soccorso e assistenza.
“Il ritorno a casa – conclude Fiorentini – sarà segnato da ricordi indelebili e una rinnovata carica di entusiasmo. La Croce Verde di Castelnovo ne’ Monti – Vetto continua a essere un pilastro fondamentale per la sanità del territorio, e questa straordinaria esperienza romana non potrà che infondere ulteriore forza per affrontare le sfide future con lo stesso spirito di altruismo e dedizione che da cinquant’anni ci contraddistingue”.





