Mercoledì 10 settembre alle 17 a Reggio Emilia al Capannone 17 del parco Innovazione di Piazzale Europa 1, negli spazi messi a disposizione da Credem presso le Officine Credem, si terrà la conferenza “Il gesto suicidario dei giovani: comprenderlo per prevenirlo”, organizzata A.V.D. odv, l’Associazione volontari Assistenza Domiciliare di Reggio Emilia. Il relatore sarà dottor Antonio Loperfido, psicologo-psicoterapeuta che da anni si occupa di questo tema ed ha scritto diversi libri al riguardo, è prevista la testimonianza di Azzurra Contrafatto “Gli Abissi della Sofferenza psicologica”.
L’iniziativa, aperta al pubblico e a ingresso libero, si svolge in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio istituita nel 2003, una ricorrenza istituita per sensibilizzare le persone riguardo la prevenzione del suicidio e promossa in sinergia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dalla federazione mondiale per la salute mentale e dall’associazione per la Prevenzione del suicidio.
A.V.D www.avdreggioemilia.org è una realtà impegnata da 31 anni sul territorio reggiano. Dal 2003 si occupa anche del supporto alle persone in lutto compresi i bambini, e propone il convegno con il desiderio di far luce su questo delicato tema per cercare di ridurne lo stigma. L’obiettivo è passare da una diffusa cultura del silenzio ad una di apertura, consapevolezza, comprensione e supporto. I vari percorsi culturali, informativi e di formazione dei volontari sono frutto dell’attenzione e del lavoro del direttore scientifico e promotore dell’associazione, il dottor Denis Saccani.
“Essendo facilitatrice del gruppo di auto mutuo aiuto che AVD ha promosso nel lontano 2003 a cui partecipano le persone in lutto, ho potuto constatare alcuni aspetti importanti tra cui la difficoltà delle persone che hanno perso un proprio caro per suicidio a partecipare ai gruppi, a chiedere aiuto”, riflette la presidente di AVD Giovanna Bacchini Saccani.
In generale, le persone che hanno vissuto da vicino l’esperienza del suicidio “hanno difficoltà a dire la verità circa la causa di morte, tendono a mentire su questo proprio per un antico retaggio di vergogna e di colpa e proprio a causa dei sensi di colpa (non abbiamo capito…se avessimo fatto…se ci avesse detto…se avesse chiesto aiuto…) . Così, l’elaborazione del lutto diventa alquanto lunga, complessa e talvolta non avviene proprio. Ogni suicidio è una tragedia che colpisce le persone rimaste provocando effetti psicologici duraturi. Ogni atto di porre fine volontariamente alla propria vita ha conseguenze non soltanto emotive sugli individui ma anche sociali ed economiche per tutta la comunità. Occorre pertanto intercettare, essere consapevoli dei segnali che lanciano le persone che pensano di suicidarsi e non lasciarle sole”, sottolinea la presidente.
Sono questi certamente i motivi che hanno spinto AVD a organizzare il convegno in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione del Suicidio. Questi e la spinta iniziale da cui è nata AVD, ovvero non lasciar sole le persone che stanno affrontando momenti difficili e combattere la sofferenza “inutile”.
Si è scelto di parlare di giovani sia perché alcuni anni fa AVD aveva riflettuto sulla relazione tra Bullismo / Cyberbullismo e Suicidio, sia perché il 2024 è stato l’anno in cui si è registrato il numero più alto di morti per suicidio tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni.
“Riteniamo che ogni conversazione, non importa quanto piccola, è importante che sia fatta da professionisti seri e preparati quali il dottor Antonio Loperfido, psicologo-psicoterapeuta che da anni si occupa di questo tema ed ha scritto diversi libri al riguardo, contribuisca a creare una società solidale e comprensiva che sappia leggere segnali per prevenire queste terribili evenienze. Sebbene i tassi di mortalità siano ampiamente sottostimati a causa dello stigma, si ritiene che il suicidio sia la terza causa di morte tra i 15 e i 29 anni.
Desideriamo ringraziare l’Azienda USL, il Comune di Reggio Emilia per la concessione dei patrocini e Credem che ci concede l’utilizzo gratuito di uno spazio così bello come Officine Credem, significativo e pieno di storia della nostra città”