Nella mattina del 29 dicembre 2022, nel cimitero di Poviglio, una delegazione di Filef (Federazione italiana lavoratori emigranti e famiglie) Reggio Emilia ha reso omaggio alla tomba di Dante Bigliardi, scomparso il 29 dicembre 2009, all’età di 87 anni.
Nato a Poviglio il 1° ottobre 1922, Bigliardi è stato per tutta la vita un costruttore di solidarietà e di democrazia. Durante la seconda guerra mondiale, trovandosi in Jugoslavia con la Divisione Alpina Taurinense, dopo l’8 settembre 1943 decise insieme ad altri commilitoni di non consegnare le armi ai nazisti e di unirsi alle formazioni partigiane del maresciallo Tito. Partecipò a combattimenti, rimase ferito, rientrò in Italia dopo la Liberazione e iniziò la sua militanza nel Pci.
Nei primi mesi del dopo guerra fu attivo promotore dell’accoglienza nella Bassa reggiana dei bambini provenienti dalle zone più povere del Meridione. Tornò in Jugoslavia come volontario, con la Brigata di lavoro Curiel, per contribuire alla costruzione della ferrovia Shamac- Sarajevo.
uccessivamente si trasferì per oltre dieci anni in Sicilia, ove collaborò con Colajanni, Li Causi, La Torre, Macaluso nella organizzazione delle lotte contadine per la riforma agraria. Tornò in Sicilia dopo il terremoto del 1968 nella valle del Belice, impegnandosi nella organizzazione dei soccorsi.
In quegli anni, Bigliardi fu tra i promotori della Filef, la Federazione italiana dei lavoratori emigranti e famiglie, per la quale lavorò instancabilmente – prima a sostegno degli emigrati italiani all’estero, poi a sostegno degli immigrati stranieri in Italia – fino al termine della sua vita. Un anno prima che se ne andasse, l’allora presidente Giorgio Napolitano gli conferì l’onorificenza di commendatore della Repubblica per alti meriti civili e sociali.