Fibromialgia, a che punto siamo? Sabato 23 settembre a Reggio Emilia gli specialisti incontrano la cittadinanza

AMRER - Associazione malati reumatici Emilia Romagna e la Struttura di Reumatologia del Santa Maria Nuova offrono un’opportunità
di approfondimento e condivisione a pazienti e familiari.

Fibromialgia. Ri-Conosciamola!” è il titolo dell’incontro tra medici, pazienti e cittadinanza organizzato da AMRER Associazione Malati Reumatici Emilia-Romagna e dalla Reumatologia dell’IRCSS Santa Maria Nuova di Reggio Emilia in programma sabato 23 settembre a partire dalle 10 al 1° piano della sede UNIMORE (aula 1.4) in Viale Allegri 9 a Reggio Emilia.

La Fibromialgia è una patologia complessa e multi-sfaccettata che interessa oltre il 4% della popolazione. Chi ne viene colpito affronta difficoltà a livello sociale, relazionale e lavorativo.

I principali sintomi sono il dolore muscolo-scheletrico cronico e diffuso in tutto il  corpo, la stanchezza, la rigidità mattutina, i disturbi del sonno che non ristora, le manifestazioni gastro-intestinali come dolore e crampi addominali, l’emicrania, l’ansia e la depressione e tante altre manifestazioni somatiche e neurovegetative quali deficit di attenzione e memoria.

Come spiega Carlo Salvarani, direttore della Struttura di Reumatologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova e professore ordinario Unimore nella stessa specialità “In Italia si stima che la Fibromialgia interessi almeno 2 milioni di persone, per lo più giovani donne. È stata per lungo tempo una malattia priva di criteri diagnostici, ancora oggi c’è un ritardo di circa 2 anni nel riconoscerla. Dai primi criteri definiti nel 1990 dall’American College of Rheumatology (ACR) sono stati fatti significativi passi in avanti. La Regione Emilia-Romagna ha messo a punto recenti Linee di Indirizzo su la diagnosi e il trattamento della Fibromialgia in cui definisce l’importante ruolo del Medico di Medicina Generale nella valutazione e presa in carico del paziente, mentre il reumatologo è lo specialista di riferimento per i casi complessi. Bisogna ricordare, però, che la diagnosi di sindrome fibromialgica rimane essenzialmente clinica non potendo ancora contare su un biomarcatore diagnostico e dovendo sempre escludere condizioni che possono mimare la fibromialgia”.

L’incontro vedrà la partecipazione degli specialisti che tratteranno gli approcci terapeutici e la gestione del quotidiano: l’alimentazione, l’attività fisica più appropriata, il sostegno psicologico, gli iter per il riconoscimento delle conseguenze invalidanti.

Interverrà il dr Stefano Moriconi, rappresentante del Ministero della Salute e del Consiglio Superiore di Sanità oltre che coordinatore del board di esperti chiamati a definire i criteri diagnostici della malattia al quale ha partecipato il Prof. Salvarani.

Come spiega Daniele Conti, responsabile Area progetti Amrer «Da tempo, ci occupiamo anche di offrire percorsi dedicati alla Fibromialgia basati sull’Attività fisica adattata – AFA – sia in acqua termale che a secco. Partecipare a momenti divulgativi come questo permette a chi soffre di questa malattia di fare chiarezza sulla disinformazione che dilaga, in rete e non solo, e di fare sentire la propria voce».

A partire dal 2024 è in programma l’attivazione al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia di un ambulatorio dedicato ai casi complessi che vedrà la collaborazione, insieme all’equipe reumatologica, del Servizio di Medicina Fisica e Riabilitativa e del Servizio di Specialistica Ambulatoriale, oltre che del supporto psicologico. L’iniziativa farà parte del progetto regionale di implementazione di percorsi e attività previsti dalle linee di indirizzo regionali.

All’incontro si può partecipare in presenza previa iscrizione al sito amrer.it. Per chi lo desideri è disponibile il collegamento in diretta sui canali social di AMRER: Facebook e YouTube.