Endometriosi: per la prima volta se ne parla in Appennino

A Casina tra i relatori un’esperta specializzata nella malattia.

Il mese di ottobre è dedicato alla sensibilizzazione sulla prevenzione femminile. Quest’anno anche Casina partecipa con una serie di azioni ogni mercoledì sera con un appuntamento fisso alla Casa della Cultura, dove una serie di professioniste affronteranno il tema della prevenzione.

Tra gli appuntamento anche un incontro dal titolo “L’endometriosi: una malattia sociale”, interviene Sara Beltrami, promotrice della petizione ENDOMETRIOSI: FIRMA ADESSO! la prima petizione italiana per richiedere misure di tutela per le donne con Endometriosi, una malattia cronica che colpisce 3.000.000 di donne italiane in età riproduttiva, e che ha la capacità di impattare in modo negativo sulla vita delle giovani in termini di qualità di vita personale e lavorativa, rischio di ospedalizzazione, danni permanenti, e infertilità. 

L’endometriosi rappresenta la prima causa di dolore pelvico cronico in donne in età fertile, eppure oggi le pazienti che ne sono affette non hanno tutele sul posto di lavoro né un’esenzione ticket per i costi di terapie e visite. Una condizione inasprita dalla pandemia, che ha visto 1 donna su 2 peggiorare la propria situazione economica, riducendo così la propria capacità di cura e di spesa per la cura. 

Sono ormai quasi 13000 le firme destinate alle istituzioni a tutti i livelli. La campagna è partita da Reggio Emilia, prima città italiana a scendere in campo, e mira a raggiungere un largo numero di Comuni per sollecitare il Governo a garantire alle pazienti con endometriosi diritti come quello alla salute, al lavoro e alla cura. A promuovere questa mobilitazione, indirizzata al Ministero della Salute, è Sara Beltrami, giovane reggiane autrice di un blog di informazione sanitaria con specifico riferimento all’endometriosi.

Nell’ambito della Rassegna “Ottobre in rosa” organizzata dal Comune di Casina, mercoledì 12 ottobre l’ incontro tra esperti, aperto alla cittadinanza, vede come ospite d’eccellenza la dottoressa Marianna Cannoletta, Dirigente Medico presso l’U.O. Ginecologia ed Ostetricia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, membro dell’equipe medica dell’Ambulatorio endometriosi e dolore pelvico cronico dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria Policlinico di Modena.

L’appuntamento è per mercoledì 12 ottobre alle 20.30 alla Casa della Cultura di Casina). Sarà un’occasione per fare corretta informazione sull’endometriosi a tutta la cittadinanza per la prima volta anche nel territorio appenninico. Casina si prepara inoltre al voto della mozione.

Secondo il Ministero della Salute in Italia sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva e interessa il 30-50% delle donne non fertili o che hanno difficoltà a concepire. La sfida è anche quella di individuare in modo rapido percorsi diagnostici e terapeutici mirati e preventivi. Il tempo medio per la diagnosi è molto lungo, intorno ai 9 anni. Si stima che trascorrano in media 4 anni prima che la paziente consulti il medico, e altri 4 per l’identificazione e la conferma della diagnosi, dopo una media di 5 specialisti consultati.