Endometriosi: la petizione arriva anche nella Bassa reggiana

Il sindaco di Novellara ai cittadini: “prendetevi un po’ di tempo per sostenere la causa”.

In Italia, circa 3 milioni di donne in età riproduttiva soffrono di endometriosi una malattia cronica per la quale lo Stato non prevede tutele lavorative adeguate o esenzioni sanitarie sufficienti. ENDOMETRIOSI: FIRMA ADESSO! è la prima petizione italiana per richiedere misure di tutela per le donne con Endometriosi, una malattia cronica che colpisce IL 10% delle donne italiane in età riproduttiva, e che ha la capacità di impattare in modo negativo sulla vita delle giovani in termini di qualità di vita personale e lavorativa, rischio di ospedalizzazione, danni permanenti, e infertilità. 

La petizione popolare lanciata dalla paziente e attivista reggiana Sara Beltrami a inizio marzo è pronta a cambiare le cose. La campagna è partita questo 12 marzo da Reggio Emilia, prima città italiana a scendere in campo, eppure si è già perso il conto delle migliaia di firme raccolte nei Comuni e per la Regione. Ma la vera forza dell’iniziativa di Beltrami non viene solo dal coinvolgimento in prima persona dei cittadini, che solo nel comune di Reggio Emilia hanno già firmato in più di 500, superando di gran lunga le 300 firme necessarie per attivare la mozione popolare.

“IL VANTAGGIO È CHE IL TESTO DELLA MOZIONE È STUDIATO PER ESSERE RIPRODOTTO DA QUALSIASI COMUNE ITALIANO, CHE IN CASO DI APPROVAZIONE DELLA PETIZIONE HA L’OBBLIGO DI INVIARE UNA SEGNALAZIONE AL MINISTERO DELLA SALUTE.”

L’obiettivo è quindi accumulare quante più segnalazioni possibili per arrivare tra qualche anno a forzare il Governo a prendere delle decisioni sui percorsi di cura e l’assistenza.

Dopo Casalgrande, domenica 8 maggio a Novellara, in appena 4 ore, sono già state raccolte firme sufficienti a portare la discussione in Consiglio Comunale e votare la mozione. Questo week end si è firmato anche a Brescello, dove la campagna è sostenuta da “Avis Comunale di Brescello” e a Modena, in occasione dell’inaugurazione della panchina per l’endometriosi promossa da Valentina Reggiani, giornalista Il Resto del Carlino e autrice del libro “Dentro di me”.

La petizione però non si ferma qui: i cittadini residenti all’interno della Regione Emilia Romagna hanno ancora tempo per firmare fino a domenica 15, quando le volontarie saranno dalle ore 9.30 alle ore 12.30 a Novellara in piazza Unità d’Italia (sotto il portico vicino al bar la Rocca).

Anche il sindaco di Novellara, Elena Carletti ha invitato i cittadini a firmare in un post su fecbook: “Prendetevi un po’ di tempo e sostenete questa causa per la salute delle donne. Si tratta di un’importante petizione per richiedere misure di tutela per le persone colpite da questa malattia cronica.”

Secondo il Ministero della Salute in Italia sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva e interessa il 30-50% delle donne non fertili o che hanno difficoltà a concepire. La sfida è anche quella di individuare in modo rapido percorsi diagnostici e terapeutici mirati e preventivi. Il tempo medio per la diagnosi è molto lungo, intorno ai 9 anni. Si stima che trascorrano in media 4 anni prima che la paziente consulti il medico, e altri 4 per l’identificazione e la conferma della diagnosi, dopo una media di 5 specialisti consultati.

Per sostenere la campagna e avere i moduli per le firme è possibile scrivere a mail  endometriosifirmaora@gmail.com