Donazione di CIS Persone Imprese Futuro a Apro Onlus

Per sostenere il progetto "Amica Pelle" dedicato alla Radioterapia Oncologica.

CIS Persone Imprese Futuro di Reggio Emilia ha festeggiato lo scorso Natale offrendo una generosa donazione ad Apro Onlus. Nel corso del Christmas Event svoltosi al Tecnopolo di Reggio Emilia, e alla presenza di un folto pubblico, è stata organizzata una tavola rotonda sul tema “managerialità e leadership come fattore chiave per la crescita delle persone nelle imprese” con la partecipazione di Eugenio Sidoli, amministratore delegato di Max Mara srl, Michele Poggipolini, ammistratore delegato di Poggipolini spa e Raffaella Caprioglio, oresidente di Umana spa.

Al termine il moderatore Federico Ott ha invitato Giovanni Fornaciari, presidente di Apro Onlus, a presentare il progetto “Amica Pelle”. Fornaciari, dopo aver ringraziato CIS per la donazione, ha brevemente illustrato l’attività della Onlus che da quasi quaranta anni opera nel settore del volontariato per raccogliere fondi che si concretizzano in donazioni all’Arcispedale Santa Maria Nuova.

Negli anni scorsi quasi 8 milioni di euro sono stati donati per migliorare la qualità della Sanità pubblica reggiana. L’attuale progetto “Amica Pelle” si propone di donare alla Radioterapia Oncologica dell’Arcispedale una nuova apparecchiatura di Roengenterapia per il trattamento dei tumori della pelle. La precedente apparecchiatura è infatti obsoleta essendo in funzione da più di venti anni.

Il progetto mira a raggiungere entro la fine di quest’anno anno 300.000 euro per l’acquisto di tale strumento indispensabile per la cura di questa patologia molto comune che non può essere sempre e solo sottoposta a terapia chirurgica.

L’occasione è stata anche il momento per ragguagliare sugli attuali complessi scenari della sanità reggiana e di come il volontariato, con il suo impegno e la sua forza, possa essere in grado di superare la situazione resa difficile dalla congiuntura economica e dalla pandemia da Coronavirus. Prendendo spunto dal tema della tavola rotonda, Fornaciari ha ribadito come l’impegno dei singoli operatori sanitari e dei volontari possa essere la chiave di volta per la crescita della sanità pubblica.