La famiglia Vezzani, insieme ad Alessandra Davoli e alla dottoressa Cristiana Magnani – rispettivamente presidente e vice presidente dell’Associazione Progetto Pulcino Onlus – hanno ufficialmente consegnato al dottor Giancarlo Gargano ed al suo staff del Reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale (TIN) dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia due nuove apparecchiature di ultimissima generazione per le esigenze dell’ipo/ipertermia neonatale.
Nello specifico si tratta di un Ceramotherm 3000, da utilizzarsi per il riscaldamento neonatale e di un Blanketrol III che verrà utilizzata per diminuire o aumentare la temperatura dei piccoli pazienti attraverso il trasferimento di calore conduttivo.
L’acquisto è stato possibile grazie ad una generosa donazione da parte di Vezzani Spacon sede in via M. Tito 3 a Montecavolo di Quattro Castella.
Questa donazione, nel solco di altre fatte in precedenza, rafforza ed implementa la dotazione del Reparto di Neonatologia dell’ospedale della nostra città.
Il progresso scientifico e lo sviluppo delle cure perinatali negli ultimi decenni ha comportato uno straordinario miglioramento della sopravvivenza dei grandi pretermine, ossia dei neonati che vengono alla luce molto prima del termine previsto di gestazione (40 settimane) e con un peso estremamente basso (fino a 400-550 grammi). Essi costituiscono la grande sfida delle terapie intensive neonatali, in quanto hanno bisogni assistenziali molto elevati, mettendo alla prova sia il personale che le famiglie coinvolte nel progetto di cura per diversi mesi.
I neonati gravemente pretermine sono ad elevato rischio di complicanze sia precoci che tardive, rappresentando una popolazione estremamente fragile, con una immaturità di tutti gli organi ed apparati. In particolare la cute sottilissima e la ridotta presenza di tessuto muscolare ed adiposo comportano un’estrema difficoltà nel mantenimento dell’omeostasi termica (ovvero della temperatura interna del corpo in maniera costante ed indipendente dall’ambiente esterno), motivo per cui tendono a raffreddarsi molto facilmente ed ad andare incontro ad ipotermia, cosa che peggiora incredibilmente la loro prognosi e le possibilità di sopravvivere. Per prevenire l’ipotermia è necessario quindi utilizzare, oltre alle misure standard, strategie assistenziali addizionali e, queste due nuove apparecchiature radianti specifiche, garantiscono proprio una fonte di calore aggiuntiva indispensabile che è possibile orientare sull’infant warmer (lettino chirurgico). Inoltre sono dotate di servocontrollo al fine di erogare calore in base alle necessità del piccolo.
Sul sito di Progetto Pulcino www.progettopulcino.org saranno condivise le iniziative per sensibilizzare la cittadinanza al tema della nascita pretermine e conoscere, seguire e sostenere tutte le attività della onlus.
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