Continua la mobilitazione degli spazi sociali reggiani per l’alluvione della Romagna

Il racconto del gruppo di Casa Bettola - Casa Cantoniera Autogestita, LabAQ16, Città Migrante.

Da Casa Bettola – Casa Cantoniera Autogestita, LabAQ16, Città Migrante.

Quando la scorsa settimana siamo stati a Forlì per consegnare beni di prima necessità e per dare una mano a svuotare cantine e liberare spazi dal fango, si sono create delle relazioni con gli abitanti che ci hanno permesso di vedere come l’alluvione non colpisce tutte e tutti nello stesso modo.

Abbiamo visto come alcune persone in questo momento sono più vulnerabili per il lavoro e la vita già precaria, per l’età, per il genere, per la provenienza; una parte della città che già stava vivendo in un contesto segnato dalla crisi economica e adesso si trova ad affrontare le conseguenze dell’alluvione con maggiori difficoltà.

Emerge che chi non ha soldi per chiamare privatamente l’espurgo, se non grazie ai volontari, ha ancora le cantine allagate, che chi ha perso il lavoro non trova ammortizzatori sociali sufficienti per recuperare una vita con serenità, che chi ha bisogno di una residenza per rinnovare un permesso di soggiorno ora non sa dove trovarla.

Per tutti questi motivi proseguiamo nella raccolta di beni di prima necessità durante questa settimana e continuiamo ad organizzarci per tornare a Forlì venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 giugno. GUARDA QUI I DETTAGLI

Siamo consapevoli che la crisi climatica ci mette tutte e tutti sulla stessa barca, o nella stessa tempesta; quello che è successo in Romagna è il nuovo presente che sempre più spesso può colpire ovunque. Per questo vogliamo continuare a creare risposte in autonomia partendo dai nostri bisogni, dove oggi le istituzioni sono sempre meno presenti, amministrando sempre più i territori mettendo al centro i bilanci e non l’effettivo benessere della popolazione.

Invitiamo tutte e tutti a contribuire secondo le proprie possibilità, continuando a costruire solidarietà e relazioni di mutuo soccorso per prenderci cura degli altri e di conseguenza di noi ste