Si intitola “Brevi manu: consegnato a mano personalmente” lo spettacolo teatrale in programma domenica 20 marzo, alle ore 17 a l’Altro Teatro di Cadelbosco, per la regia e l’adattamento drammaturgico di Franca Tragni.
Uno spettacolo importante che ha già avuto molto successo nei teatri parmensi dove è stato presentato, e che vede in scena persone con la malattia di Parkinson che non solo lo interpretano ma hanno anche contribuito a scriverlo.
“Brevi manu” infatti è il risultato di un laboratorio di teatro nato a Parma nel 2019: cinque fisioterapiste hanno intuito che ai pazienti con il Parkinson non bastassero le medicine e la fisioterapia (prevista ed erogata a cicli dalla locale AUSL) ma che, per essere parte attiva della propria cura, dovessero essere stimolati con tante altre attività, e così si è pensato al teatro. “Il teatro infatti – spiega una delle promotrici del progetto, Simona Ferrari – richiede varie competenze come l’uso della voce che va sostenuta e modulata, cosa molto impegnativa per chi ha il Parkinson, la memoria delle parole, di sequenze gestuali e tanto altro. Così abbiamo chiesto aiuto ad una regista di Parma, Franca Tragni, un’attrice che lavora con diverse realtà sociali e scolastiche promotrice di tanti progetti. Lei ci ha accolto e dopo 6 mesi di laboratorio è nato questo spettacolo che è interamente scritto da noi e adattato dalla Tragni. L’Unione parkinsoniani di Parma ha appoggiato fin dal primo momento questo progetto, che vede anche il sostegno del Lions Club Farnese di Parma”.
Quella del 20 Marzo è la quinta replica dello spettacolo, che nelle 4 precedenti ha sempre registrato il sold out: è la prima volta ora che viene rappresentato in territorio reggiano. Una rappresentazione che presenta aspetti estremamente originali, un modo per pazienti e terapiste di mettersi a nudo con I loro vissuti, le paure, le emozioni tali da coinvolgere anche il pubblico. E non mancano I momenti di pungente Ironia. Spiega la regista Franca Tragnl: “Il corpo e la voce sono gli strumenti che solitamente ogni attore e ogni attrice usa per rappresentare in teatro qualcun altro o qualcun’altra. In Brevi manu le attrici e gli attori non fingono, nessun artificio: i loro corpi e le loro voci sono talmente potenti che non ho avuto bisogno di null’altro. Loro riempiono tutto lo spazio scenico, l’energia sfonda la quarta parete e avvicina le distanze”.
Sono ormai passati 3 anni ed oggi questo piccolo gruppo di attori per caso è diventato forte e coeso da amicizia vera e a volte di mutuo soccorso. Il laboratorio è ancora attivo e gli attori si incontrano, come sempre ogni martedì, attualmente stanno progettando un nuovo percorso che si spera dia vita ad un nuovo spettacolo.
Conclude Simona Ferrari: “Il laboratorio è stato una vera sorpresa per noi fisioterapiste perché non pensavamo di vedere i nostri pazienti impegnarsi così tanto e raggiungere questi risultati. Nello stesso tempo abbiamo conosciuto più in profondità la persona al di là della malattia e questo ci ha cambiato anche nell’approccio nel nostro lavoro. D’altro canto i nostri pazienti si cimentano sempre con nuove richieste e sperimentano nuove potenzialità. Durante lo spettacolo e le prove ci capita ancora di emozionarci all’ascolto delle parole dette, perché sono testimonianza di vita vera, di coraggio e resilienza”.
Per prenotazioni e informazioni, i numeri di riferimento sono il 340 5912343 e il 349 6141623.
Per conoscere l’associazione, visitare il sito www.tremantidipassione.it