“Bene occuparsi dei non iscritti al Sistema Sanitario Nazionale. Ma quando ci si occuperà di chi vive in strada?”. Commenta così l’associazione Avvocato di strada l’ordinanza 7/2021 del Commissario straordinario per l’emergenza COVID che da istruzioni operative su come vaccinare alcune persone che non hanno la tessera sanitaria ma si dimentica di persone senza dimora, extracomunitari e comunitari irregolari, che non hanno residenza, non hanno accesso al sistema sanitario nazionale e sono esclusi dalle vaccinazioni.
Con ordinanza n.7/2021 il Commissario straordinario per l’emergenza COVID affronta un tema molto importante: assicurare una tempestiva somministrazione del vaccino ad alcune categorie di individui non iscritti al Servizio Sanitario Nazionale ma che vivono temporaneamente in Italia: tra questi i cittadini italiani iscritti all’A.I.R.E.; i dipendenti delle Istituzioni dell’UE; gli agenti diplomatici e il personale tecnico-amministrativo delle missioni diplomatiche; il personale di enti e organizzazioni internazionali sul territorio nazionale.
“In questa importante ordinanza, però, – sottolineano dall’associazione Avocato di strada – non vengono menzionati i cittadini italiani senza dimora, i cittadini extracomunitari e i comunitari irregolari: tutte persone che, al pari delle altre, presentano fragilità, possono ammalarsi e sono in contatto con il resto della popolazione, con ogni conseguente implicazione in termini di pandemia”.
“Prendere atto con questa Ordinanza della necessità di includere nel programma vaccinale le persone non iscritte al SSN è giusto e doveroso. Nel momento in cui si riconosce questa necessità, tuttavia, non si può pensare di escludere migliaia di persone fragili e vulnerabili: una decisione che comporta una evidente lesione dei diritti fondamentali e di assistenza da parte dello Stato e che va a discapito della salute dell’intera collettività”.
L’associazione Avvocato di strada, da anni al fianco delle persone che vivono in strada, lancia un appello al Commissario straordinario per l’emergenza COVID perché rettifichi o integri l’ordinanza in questione: “è indispensabile prevedere che anche i cittadini italiani senza dimora, gli extracomunitari e i comunitari irregolari presenti sul territorio italiano, ma privi della tessera sanitaria, possano fare al più presto richiesta di essere vaccinati. Solo così si sanerebbe un grave lacuna e si farebbero davvero gli interessi di tutti”.