Albinetani e ucraini insieme per il pranzo di comunità

Grande festa nei giorni scorsi al circolo Bellarosa. I profughi inseriti nel progetto di accoglienza sono 40.

Tanti cittadini di Albinea e circa 40 profughi ucraini ospiti del progetto di accoglienza nato nel comune collinare si sono dati appuntamento nei giorni scorsi al Circolo Bellarosa per incontrarsi e pranzare insieme, un momento conviviale, ma importante per far incontrare due comunità, per dare un volto e un nome a chi ha dovuto lasciare la propria casa e per ascoltarne la storia.

La giornata, alla quale hanno partecipato oltre un centinaio di persone, è iniziata con il ritrovo nella piazza del paese e la passeggiata fino al circolo. Una volta arrivati a destinazione i partecipanti hanno mangiato insieme con un menù che comprendeva piatti nostrani, ma anche tipici dell’Ucraina, preparati da alcune cittadine del paese dell’est che da tempo risiedono o lavorano ad Albinea e dai volontari del Circolo Bellarosa. Il ricavato del pranzo è stato versato sul conto corrente appositamente aperto dal Comune per aiutare i progetti di accoglienza.

Nel pomeriggio poi sono stati organizzati giochi per i più piccoli e spettacoli musicali. Molto emozionanti sono stati il momento delle testimonianze è quello dei piccoli saggi offerti da alcune musiciste accolte dal “Peri di Reggio” e ospiti in una delle cinque case messe a disposizione dalla “Fondazione Giulia Maramotti”.

A promuovere l’iniziativa è stata “Albinea Solidale – Insieme per l’Ucraina”, una rete fortemente voluta da tre realtà: Comune di Albinea, Casa Betania e Fondazione Giulia Maramotti, che hanno deciso di unire le forze in una iniziativa comune di solidarietà e di vicinanza al popolo ucraino in fuga dalla guerra. Ad esse si sono immediatamente affiancate associazioni di volontariato e servizio alla persona del territorio, ma anche società sportive, circoli culturali e ricreativi e singoli cittadini. Tutti loro si sono offerti di collaborare, ciascuno con le proprie specificità, all’accoglienza dei profughi.

In un tavolo di coordinamento si sono raccolte proposte e idee, che hanno dato vita a gruppo di lavoro per promuovere, oltre all’accoglienza e le cure di prima necessità, iniziative, momenti ed esperienze di condivisione.  Anche alcuni privati cittadini hanno messo a disposizione case e appartamenti, oltre a vestiti e oggetti di utilizzo quotidiano. Gli appartamenti offerti ai cittadini ucraini sono 12; in più alcune famiglie hanno dato la disponibilità ad accoglierli in per brevi periodi.

Le famiglie in appartamento sono seguite da due educatrici di Casa Betania, che aiutano negli adempimenti burocratici e a far fronte alle prime necessità. Inoltre ogni nucleo familiare è aiutato da un “angelo custode”, cioè una persona o una famiglia volontaria della comunità che ha stretto amicizia e rapporti con gli ospitati per introdurli nella comunità e non farli sentire soli.

L’accoglienza, il mantenimento e i vari servizi di supporto di queste persone sono a totale carico di Casa Betania, del Comune di Albinea e soprattutto della Fondazione Maramotti, che ha messo a disposizione un’importante cifra per dar vita a questo progetto.

L’amministrazione, oltre a coordinare il progetto e aver messo in rete le associazioni del territorio, è impegnata in prima linea a rispondere ai bisogni di istruzione e integrazione dei minori perché essi possano ritrovare condizioni minime di “normalità” quotidiana”. Oltre a facilitare l’inserimento scolastico l’ufficio Scuola del Comune e il Centro Famiglie dell’Unione Colline Matildiche, con la preziosissima collaborazione dei gruppi Scout di Albinea, hanno dato vita al progetto “Spazi di relazione” che si concretizza con attività ludiche, di laboratorio e animazione tra bimbi ucraini e italiani, che si svolgono ogni mercoledì e venerdì pomeriggio, dalle 15.30 alle 17.30, al Parco dello Sport di Borzano. L’iniziativa è nata nell’ottica di assicurare loro un supporto affettivo, inclusivo e linguistico per consentirgli di avere fiducia negli altri, nelle comunità, nel mondo e ritornare a sperare.

Inoltre numerose sono le cittadine ucraine arrivate che hanno iniziato a frequentare la Scuola di Italiano per Stranieri con sede ad Albinea.

Durante la giornata conviviale di domenica sono state ricordate le modalità che tutti i cittadini, di ogni età e in qualsiasi forma, sia associata che privata, possono fornire per rendere il progetto “Albinea Insieme – Uniti per l’Ucraina”, più ricco e sostenibile, oltre che condiviso.

Per raccogliere le disponibilità di tempo, alloggi, contribuiti economici e le proposte di iniziativa è stato aperto uno sportello presso Casa Betania (aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì pomeriggio dalle 16 alle 18 – Tel.: 0522.347177); attivato l’indirizzo mail albineasolidale@gmail.com e aperto un conto corrente presso il Comune di Albinea (IBAN: IT61 S 02008 66131 000100362181 – Causale: “Emergenza Ucraina” Insieme per l’Ucraina – Albinea solidale).

Infine chi voglia donare la spesa a una famiglia ucraina può farlo acquistando al Conad di Albinea una tessera prepagata, che verrà utilizzata per l’acquisto di prodotti necessari alle famiglie che hanno trovato accoglienza sul territorio.