Al circolo Arci Manfredi di Taneto nasce l’Osteria inclusiva

Il gruppo di giovani lavoratori è accompagnato e sostenuto da esperti volontari per offrire agli ospiti un momento speciale di convivialità e condivisione.

Il Circolo Arci Manfredi di Taneto è nata l’Osteria dell’Olmo, un luogo di sperimentazione lavorativa dove ragazzi stra-ordinari hanno l’opportunità di mettersi alla prova, imparare un mestiere, acquisire autonomia e sentirsi parte della società. Con l’aiuto della Proloco di Gattatico, dell’Istituto Cervi, dell’amministrazione comunale, dell’Arci provinciale e il sostegno della Regione Emilia-Romagna, nasce così un progetto di inclusione e lavoro per ragazzi fragili.

Il gruppo di giovani lavoratori è accompagnato e sostenuto da esperti volontari per offrire agli ospiti un momento speciale di convivialità e condivisione. Una collaborazione che offre ai clienti non solo un buon pranzo o una buona cena, ma anche una bella esperienza in cui la spontaneità e il grande impegno sono gli ingredienti principali. 

«Questa proposta – spiega Enrico Grassi, presidente della Proloco di Gattatico – deriva da un sentimento e non dall’idea di realizzare “un affare” o un business. Siamo un gruppo di cittadini che ha sempre avuto il territorio come riferimento e che da anni si impegna attraverso percorsi diversi: nello sport, nel sociale, nell’organizzazione degli eventi del paese. Con questo progetto vorremmo affrontare problematiche sociali generate dalla pandemia, ma anche dalla competizione professionale e dall’imprenditoria spinta che di fatto tengono fuori dal mondo del lavoro ragazzi caratterialmente deboli ma affidabili socialmente. Anche qui da noi si sente parlare di “Hikikomori”: un termine che  viene utilizzato per riferirsi a chi decide di ritirarsi dalla vita sociale per lunghi periodi e non intende partecipare alla vita sociale.

A partire da quello che osserviamo ogni giorno in paese e ascoltando le osservazioni dei Servizi Sociali abbiamo cercato uno strumento per combattere questa emarginazione».
L’Osteria è aperta il venerdì sera con cene a tema e dal menù orgogliosamente tradizionale, sabato viene concessa la sala a gruppi di amici che possono portare il cibo da casa e prendere le bevande nel locale, mentre domenica dalle 8 alle 11 colazioni e aperitivi. La storia di questo progetto nasce circa due anni fa, quando un gruppo di volontari decise di impegnarsi nella riapertura dei locali dedicati al food all’interno degli spazi di Casa Cervi. Sulla scorta di questa positiva esperienza, il gruppo ha immaginato il progetto Osteria dell’Olmo al circolo Arci Manfredi, un luogo che dopo la pandemia, faticava a ritrovare la frequentazione di un tempo. Il circolo è stato rigenerato con un’importante ristrutturazione ambientale e una nuova organizzazione che ha coinvolto il gruppo di ragazzi fragili. 

Entusiasti i soci del circolo, protagonisti di questa bella iniziativa, hanno trovato nell’Arci provinciale un sostegno significativo che ha messo in evidenza la possibilità di rigenerare in modo nuovo gli storici circoli di periferia, puntando sul recupero sociale e culturale. Importante è stato anche l’aiuto del Centro Servizi Volontariato che ha permesso di inserire in un bando regionale il progetto dell’Osteria dell’Olmo. 

Venerdì 19 gennaio alle 20,30 all’Osteria dell’Olmo va in scena la Nimaleda Doc e per le prenotazioni bisogna telefonare a questo numero 329.6875821. Ma il programma propone anche tante altre sorprese: domenica 28 gennaio pranzo ‘dla Nimaleda a Corte Ortalli, a tavola il maiale gourmet,venerdì 2 febbraio, Caplet & anolèn, sfida a tavola cappelletti e agnolini con bolliti, venerdì 9 febbraio Corri coniglio corri, in tavola coniglio arrosto, in umido, alla cacciatora. Il 16 febbraio Tortelli reggiani, parmigiani, mantovani e venerdì 23 febbraio Tigelleria.