AIMA sottoscrive il codice etico di ASSIF, l’Associazione Italiana Fundraiser

Rispettare il fundraising e la professionalità dei fundraiser significa garantire una giusta retribuzione e vietare la remunerazione “a percentuale”.

AIMA – Associazione Italiana Malattia Alzheimer di Reggio Emilia ha sottoscritto il Memorandum e il Codice Etico di ASSIF, l’Associazione Italiana Fundraiser, a testimonianza del “rispetto del fundraising e della trasparenza operativa nei confronti dei nostri donatori”.

Rispettare il fundraising e la professionalità dei fundraiser significa garantire una giusta retribuzione e vietare la remunerazione “a percentuale”.

“Al pari di altre professionalità, quella del fundraiser si basa sulla costruzione della relazione e su strategie che danno risultati anche nel lungo periodo e che concorrono a rendere autonoma l’organizzazione non profit. Per questo il guadagno “a percentuale” parametrato in base ai risultati è scorretto sia verso il donatore che verso il professionista: oltre a essere poco trasparente, aggrava l’onere dell’investimento che ogni organizzazione non profit dovrebbe garantire per il proprio sviluppo”, si sottolinea.

La coccarda per gli enti non profit

Sul sito e in calce alle mail di AIMA si troverà la coccarda con cui ASSIF e Italia non profit premiano l’associazione reggiana e certificano la trasparenza come garanzia per i donatori, per i professionisti e per tutti i stakeholder pubblici e privati.