Un contributo prezioso della Fondazione Manodori per la nuova ambulanza per la Croce Verde Alto Appennino. Ad inizio 2024 la Croce Verde Alto Appennino, impegnato in buona parte del vastissimo Crinale appenninico reggiano, ha presentato alla Fondazione Pietro Manodori di Reggio Emilia un progetto relativo alla richiesta di contributo per l’acquisto di una nuova ambulanza destinata al territorio del Comune di Ventasso.
Nel novembre 2024, i volontariati dell’associazione hanno avuto conferma che la richiesta è stata accolta positivamente, con conseguente concessione di un contributo di 15.000 euro.
L’ambulanza, già acquistata ed inaugurata a giugno in occasione dei festeggiamenti del 30esimo anniversario dalla fondazione dell’associazione, è un Fiat Ducato completamente attrezzato per gli interventi di emergenza urgenza e per i trasporti ordinari.
«Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto ed estremamente grati alla Fondazione Manodori per averci concesso un contributo di tale entità», commenta soddisfatto il presidente della Croce Verde Alto Appennino Federico Franchini. «Questi veicoli hanno un costo decisamente elevato e, per una realtà piccola come la nostra, il loro acquisto rappresenta un investimento notevole».
L’acquisto di una nuova ambulanza si è reso necessario a seguito della maggiore richiesta di servizi, sia ordinari sia di emergenza urgenza, aumentata costantemente negli ultimi anni. I motivi sono tanti: «Ricordiamo che la recente riforma regionale in materia di riordino dei servizi di emergenza urgenza ha soppresso l’ambulatorio di Guardia Medica presente a Busana e la nostra associazione è diventata, ancora di più, un servizio fondamentale per la comunità di Ventasso, nonché l’unico presidio sanitario 24 ore su 24 presente sull’intero territorio comunale che, va sottolineato, ha un’elevata presenza di popolazione anziana ed un’estensione di oltre 250 km quadrati», fa notare il presidente della pubblica assistenza. «Quindi un grande e sentito ringraziamento alla Fondazione Pietro Manodori per l’aiuto e la sensibilità dimostrata verso la nostra associazione e la nostra fragile comunità».