È stata una mattinata di riflessioni, quanto mai attuali, sulla pace e sulla guerra quella di venerdì 13 maggio nella Sala del Tricolore di Reggio Emilia, dove sono stati proclamati, alla presenza di studenti ed esponenti dell’associazionismo e del volontariato, i vincitori della XIII edizione del Premio per la pace “Giuseppe Dossetti” 2021-22.
Dedicato al giurista, esponente della Resistenza, politico e padre costituente, poi monaco e sacerdote reggiano, il premio è promosso da Comune di Reggio Emilia, Comune di Cavriago, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Fondazione Pietro Manodori.
Il premio è stato conferito, per la sezione ‘singoli cittadini’, all’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, candidato dalla ‘Consulta per la Pace, la non violenza, i diritti umani e il disarmo’ del Comune di Palermo, insieme al Punto Pace Pax Christi e a Mir della stessa città. Studioso di Giuseppe Dossetti e dell’arcivescovo di Bologna Giacomo Lercaro, del sacerdote palermitano ucciso dalla mafia don Pino Puglisi, monsignor Lorefice ha meritato il Premio per la sua azione costante verso la pace, il dialogo interreligioso, la cura, la carità, l’attenzione ai poveri.
Monsignor Corrado Lorefice, che ha ricevuto in questa occasione anche il Primo Tricolore, principale riconoscimento della città di Reggio Emilia, è intervenuto con una lectio dal titolo “Finchè c’è tempo” (allegato il testo dell’intervento), muovendo dalle considerazioni del Dossetti costituente e monaco, dell’arcivescovo bolognese Giacomo Lercaro, dalle parole di papa Francesco e quelle di Dietrich Bonhoeffer fino alle riflessioni sugli articoli 3 e 11 della Costituzione italiana.
Alla premiazione hanno partecipato, in rappresentanza degli enti promotori, l’assessore Daniele Marchi del Comune di Reggio Emilia, la sindaca di Cavriago Francesca Bedogni, la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia Ilenia Malavasi, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein.
Erano inoltre presenti i membri della giuria, presieduta dall’onorevole Pierluigi Castagnetti e composta da Paolo Burani, membro della giuria per Provincia di Reggio Emilia, già sindaco di Cavriago e ideatore del Premio, Chiara Piacentini per il Comune di Reggio Emilia, Clementina Santi per la Regione Emilia-Romagna, Antonia Sandrolini per il Comune di Cavriago.
PREMI E MENZIONI ALLE ASSOCIAZIONI – Sono stati conferiti i premi e le menzioni alle associazioni nazionali e reggiane – premio Fondazione Manodori – e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Reggio Emilia, che hanno partecipato con articoli, saggi brevi, lettere, testi di canzoni o altri elaborati. I loro premi consistono in buoni spesa per visite, laboratori, attività didattiche, acquisti di materiale didattico.
Il Premio per la sezione Associazioni nazionali è andato all’associazione Insight – Centro studi ricerca formazione di Bologna per il progetto “Liberi dentro – Edu Radio & Tv Bologna e Regione Emilia-Romagna” sviluppatosi nel carcere bolognese in tempo di pandemia (hanno ritirato il premio Maria Caterina Bombarda, caporedattrice della sezione sociale; Antonella Cortese, caporedattrice, coordinatrice del progetto).
Menzioni speciali sono state conferite: alle associazioni nazionali Verba di Torino, per il progetto “Prisma per le relazioni di aiuto” sui temi della disabilità ‘intersezionale’ (hanno ritirato il premio Francesca Dentico e Valentina Caradonna, educatrici della associazione); e alla associazione Rondine Cittadella della Pace di Arezzo per il progetto “World House”, un percorso di formazione pluriennale e convivenza per studenti da tutto il mondo che provengono da paesi nemici tra loro (ha ritirato il premio la giovane Benedetta Fanfani, del consiglio di amministrazione della associazione ed ex studentessa del progetto Quarto anno a Rondine).
Il Premio per la sezione associazioni reggiane – premio Manodori è stato assegnato ex aequo all’Associazione di volontariato Amar Costruire solidarietà di Reggio Emilia per il progetto “Laboratorio protesi arti per i mutilati di Aleppo” (ha ritirato il premio il Jean Bassmaji, presidente dell’associazione).
Premio anche all’organizzazione non governativa di volontariato internazionale Volontari nel mondo – Rtm di Reggio Emilia per il progetto “Pace – Partnership for a new Approach to Early Childhood Education” sulla formazione e il partenariato pubblico-privato delle scuole dell’infanzia in Palestina (ha ritirato il premio Andrea Guerrini, presidente).
GLI STUDENTI PREMIATI – A vincere il primo premio per le scuole sono state ex aequo Elena Yu Yi Hui per la lettera Caro Futuro ed Elena Ricchetti per Riflessioni di un pomeriggio di pace, entrambe della V° I indirizzo relazioni internazionali per il marketing dell’Istituto Scaruffi – Levi – Tricolore, docenti referenti Elisabetta Bertolini e Simona Baracchi. Seconda classificata Alice Ferretti per la Lettera a Giuseppe Dossetti, IV H del Liceo artistico” Gaetano Chierici” di Reggio Emilia, docenti referenti Ilenia Vivino e la dirigente Daniele Scorzani. Terzo classificato lo studente Manal Boussnal per il testo Un universo di pace e dignità è racchiuso nel pensiero di Giuseppe Dossetti, III P liceo scientifico dell’Istituto “Cattaneo – Dall’Aglio” di Castelnovo ne’ Monti, docente referente Gabriele Castagni e la dirigente scolastica Paola Bacci.
Menzione speciale alla classe IV A dell’Istituto Filippo Re di Reggio Emilia, con docente referente Fabio Pezzi, per il contributo degli studenti alla attività social del Premio per la pace, realizzato all’interno del progetto “Giovani Protagonisti” di Officina Educativa del Comune di Reggio Emilia, un progetto che si svolge in collaborazione con la Cooperativa Reggiana Educatori, con gli istituti superiori e con l’Università di Modena e Reggio Emilia.
GIUSEPPE DOSSETTI: CENNO BIOGRAFICO – Giuseppe Dossetti (1913-1996) giurista e politico, è stato fra i protagonisti nella stesura della Costituzione repubblicana; sacerdote e monaco partecipò alla elaborazione dei principali documenti del Concilio Vaticano II; uomo di pace, visse la Resistenza al nazi-fascismo in prima persona e si adoperò per la diffusione dei valori della solidarietà, della fratellanza, del rispetto della dignità di tutti gli uomini. Don Dossetti ha mantenuto un profondo legame con la sua terra d’origine, Reggio Emilia e Cavriago, dove ha vissuto durante l’infanzia e l’adolescenza, tanto da definire Cavriago stessa come la sua “università della vita”.