Grazie alla collaborazione tra Comune, biblioteca e Gruppo Archeologico approdano in esposizione in Biblioteca le splendide ceramiche graffite provenienti dagli scavi del Castello di Borzano.
Si tratta di undici esemplari che il Gruppo Archeologico Albinetano “Paolo Magnani”, con la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologica, ha rinvenuto negli scavi nei pressi del castello, culla della famiglia Manfredi.
Moltissimi dei materiali in ceramica ritrovati sono stati ricomposti e restaurati dai soci nel laboratorio del gruppo.
Una delle tipologie di vasellame più frequente e pregevole è, appunto, quella della ceramica graffita che è un genere di ceramica prodotta nell’Italia settentrionale e in uso soprattutto nell’area emiliana dal XIV al XVI/XVII secolo. È detta graffita perché sull’oggetto, formato al tornio, si stende uno strato di argilla bianca, l’ingobbio. Successivamente la superficie viene incisa con punta metallica (graffita a punta) o con stecca di legno o metallo (graffita a stecca) e si effettua una prima cottura. Si procede poi alla seconda cottura dopo la decorazione e la invetriatura che la ricopre con un sottile strato superficiale impermeabile di vetro.
La decorazione artistica delle opere che saranno esposte in Biblioteca è molto varia con raffigurazioni di tipo araldico, religioso, amatorio, di propaganda, di commemorazione e con figure allegoriche e temi vegetali. I colori utilizzati sono l’ossido di ferro (giallo ferraccia), l’ossido di rame (ramina verde), a volte il manganese (viola) e il blu cobalto. L’esposizione presenta una campionatura di oggetti con forme aperte come la ciotola, il piatto, il piatto scodellato che veicolano alcuni dei temi culturalmente più diffusi.
La presentazione dell’esposizione sarà accompagnata da una conferenza in Sala Civica e si terrà il prossimo 19 settembre alle ore 17 alla presenza del Sindaco Nico Giberti, dell’Ispettrice della Soprintendenza Monica Miari, della responsabile della biblioteca Federica Franceschini e di Gabriella Gandolfi e Isa Montanari, del Gruppo Archeologico Albinetano.
La presenza di questi straordinari reperti in una teca messa in dialogo con gli scaffali della biblioteca, si inserisce nella volontà dell’amministrazione comunale di offrire ai cittadini sempre più occasioni di approfondimento e conoscenza della storia del territorio, mettendone in evidenza le eccellenze e peculiarità, nel contesto della Biblioteca che è luogo per eccellenza di formazione e di opportunità di crescita culturale per tutti.
Dalla biblioteca l’utente curioso sarà invitato, poi, ad approfondire la conoscenza dell’intero patrimonio storico-archeologico del comune di Albinea, conservato al museo del Gruppo Archeologico Albinetano “Paolo Magnani” (via Chierici 2 – Borzano), dove si trovano il laboratorio di restauro e l’esposizione dei ritrovamenti che spaziano tra la Preistoria, l’Età Romana e il Medioevo. Il museo è aperto il giovedì sera dalle 21 alle 23 e, tramite appuntamento, è possibile organizzare visite guidate per gruppi o scolaresche.
Per partecipare alla conferenza del 19 settembre ore 17 in Sala Civica è necessario prenotarsi ai seguenti contatti: 0522/590232 – biblioteca@comune.albinea.re.it
È necessaria la certificazione verde (green pass o tampone).