Ha riscosso un significativo successo di pubblico la mostra 35 Anni di Punti allestita presso Palazzo Scaruffi nella centralissima via Crispi.
Tantissimi i visitatori, non solo locali che hanno avuto modo di ammirare in questi giorni raffinatissimi manufatti realizzati con ineguagliabile maestria dalle socie di Reggio Ricama.
Oltre 60 le tecniche in mostra a documentare la vivacità di una scuola di ricamo che vanta – tra i tanti primati – anche quello di essere stata una realità apripista in Italia nell’ambito della pittura ad ago. Si tratta di tecniche italiane con il loro sapore di regionalità, ma anche tecniche straniere, non solo europee; tecniche antiche, già note agli antichi egizi, e tecniche moderne, invenzioni del XX secolo, come i ricami nati a Parma (Punto Parma), a Ravenna (Byzantina Ars), a Reggio Emilia (Ars Canusina).
E proprio l’Ars Canusina risulta essere una delle grandi protagoniste tra quelle in mostra, con pezzi di grande fascino e indubbio valore, realizzati dalle socie nelle aule di Reggio Ricama, dove a partire dal 1990 è riscoperto e insegnato il ricamo matildico reggiano finito nell’oblio dalla fine degli anni ’60.
Così Reggio Emilia ridiventa, di fatto, la Capitale Italiana del ricamo a mano, per questa mostra che ambisce ad essere la più significativa esposizione di ricami moderni realizzata nell’ultimo mezzo secolo in Italia.
Tantissimi i visitatori che hanno affollato le suggestive sale dello storico Palazzo Scaruffi, dove raffinate decorazioni barocche convivono con gli affreschi tardo rinascimentali.
Molto emozionante la visita compiuta dagli ospiti di alcune strutture socio assistenziali presso le quali le socie di Reggio Ricama hanno impiantato corsi di ricamo per la realizzazione degli addobbi che andranno a comporre un grande Albero di Natale il prossimo dicembre.
Anche S. E. il Prefetto di Reggio Emilia la dott.ssa Maria Rita Cocciufa ha avuto modo di apprezzare la bellezza delle circa 500 realizzazioni esposte su circa 400 mq di superfici, visitando la mostra con il suo staff e soffermandosi a commentare da esperta alcune tipologie a lei affettivamente più care.
