Il Progetto Brio-housing per una casa accogliente per persone adulte con disabilità intellettiva relazionale si presenta e cerca nuove forze.
Il Progetto Brio-housing è un percorso portato avanti dall’omonima associazione e da Cobalto Autismo Autonomia Adulti ODV, due realtà solidali presiedute da Rosa Ruggiero. L’obiettivo, ambizioso e prezioso, è quello di creare un percorso di residenzialità per giovani adulti autistici, un appartamento in cui possano allo stesso tempo vivere in maniera indipendente e con il necessario sostegno sanitario e relazionale. Un cammino da realizzare a tappe, con la scelta del luogo, l’allestimento, un rodaggio insieme a famiglie e operatori per poi arrivare alla convivenza vera e propria, sempre con la supervisione dello staff residente.
Il progetto è, come detto, ambizioso, prezioso e ovviamente molto impegnativo, a livello di risorse economiche e umane. Da qui parte la chiamata di Progetto Brio-housing e Cobalto Autismo Autonomia Adulti alle istituzioni così come alle famiglie del territorio reggiano, città e provincia, disposte ad entrare attivamente nel progetto.
Per conoscere meglio l’idea e i vari passi, è possibile visitare:
- il sito www.briohousing.it
- la pagina Fb di Cobalto, https://www.facebook.com/p/Cobalto-Autismo-Autonomia-Adulti-ODV-100068244542298/
- la pagina Fb del progetto https://www.facebook.com/profile.php?id=100083467834038
IL PROGETTO
Ma come nasce il progetto? Nessuno meglio di Rosa può spiegarlo-
Mi chiamo Rosa Ruggiero e sono madre di un meraviglioso quanto impegnativo ragazzo di 27 anni, la cui condizione di disabilità mi ha praticamente catapultata nel mondo del volontariato attivo di Reggio Emilia, e oggi sono presidente di due associazioni, Cobalto Autismo Autonomia Adulti ODV -Progetto Brio housing ETS.
Il viaggio di Brio è stato lungo, ponderato nei dettagli. Nato dalla pancia e dai desideri di una madre è il frutto di un pensiero che costantemente mi ha da sempre accompagnato: “chi si prenderà cura del mio ragazzo quando io non potrò più farlo?”
L’idea ha poi trovato concretezza, grazie al mio incontro con l’attuale vice-presidente di Brio, il dottor Raffaele Di Lorenzo, che ha trasformato, in virtù della sua formazione professionale questa “visione” in progetto, scegliendo anche un nome che racchiude una vocazione; dedicarsi a persone autistiche comportamentali che sognano una vita normale lontana dalla famiglia, che posseggono una propria luce che possiamo aiutare a far brillare sempre di più. E’ cosi che nasce BRIO Brillanti-realtà-in opera!
Sono tanti i motivi per cui un genitore, ad un certo punto della vita, non può più occuparsi con la stessa intensità e quotidianità delle esigenze di un figlio.
Non te lo impedisce solo la malattia o la morte, te lo chiede con intensità e forza, la crescita di tuo figlio, che al netto delle sue fragilità, ha gli stessi desideri e la stessa vulcanica esplosione alla vita autonoma di una persona che non ha bisogni speciali.
Ma lui è speciale! E allora? Anestetizzo il bisogno? lo addormento? lo scacciò come un pensiero irrealizzabile? Vivo alla giornata, pensando che poi alla fine, qualcuno deciderà per me e per lui?
Non è la soluzione, almeno non lo è per me, e la mia militanza ventennale nel mondo del volontariato, se una cosa mi ha insegnato, tra le altrettanto mille incoerenze che lo governano, è che l’azione governa il pensiero, e lo deve dirigere verso la scelta più giusta e possibilista rispetto al bisogno e alle esigenze che attraverso il volontariato hai deciso di rappresentare.
Questo il motore di Brio-housing, il volano a questo tipo di emancipazione, una casa, che non sarà solo fatta di porte, finestre, mattoni, ma una casa dove attorno a cui ruoteranno relazioni, famiglie, persone, chiaramente professionisti, educatori, psicologi, team educativi altamente specializzati, ma non medicalizzati che possano garantire al meglio questo nuovo ciclo di vita della persona autistica adulta con disabilità intellettiva- relazionale.
L’appartamento, che con forza stiamo chiedendo al territorio, cercando la soluzione più idonea ad accogliere questo pezzo di vita così delicato e al contempo cosi entusiasmante, dovrà essere un connubio tra tecnologia e natura e fortificherà sotto la guida e l’occhio amorevole e attento dei professionisti della “cura”, compreso i genitori, le relazioni che si verranno spontaneamente a creare, proteggendole e facendole crescere, garantendo così ai suoi abitanti un futuro migliore!
Se anche tu pensi che tuo figlio ha diritto ad una vita “autonoma” ma “supportata”, “indipendente” ma “monitorata”, “libera” ma “guidata”, dove anche tu genitore diventi protagonista della “sua” quanto “tua” indipendenza, chiamaci, vieni a conoscere la nostra realtà, fai diventare TUO il progetto di Brio-housing!
Stiamo cercando sul territorio di Reggio Emilia e Provincia famiglie disposte ad entrare attivamente nel progetto.
Per maggiori informazioni, è possibile contattare Rosa al numero 339 3110747 e all’indirizzo info@briohousing.it.