Aprirà venerdì 11 ottobre a Reggio Emilia la seconda edizione del Festival Balkanika, dal titolo Le Olimpiadi dei diritti umani, chiaro riferimento al 40esimo anniversario delle Olimpiadi di Sarajevo del 1984 e alle Olimpiadi di Parigi da poco concluse. Per oltre un mese Balkanika porterà in città e in provincia spettacoli, mostre, conferenze, musica e storie di sport per promuovere la conoscenza dei Balcani, la promozione della pace e dei diritti umani soprattutto verso i giovani.
Il Festival Balkanika è promosso da ISCOS Emilia-Romagna, insieme a Giro del Cielo, Casa di Quartiere Orti Spallanzani, Cisl Emilia Centrale, Granello di Senapa, Fondazione per lo Sport, Anteas Aps Emilia-Romagna, Amnesty International Reggio Emilia, Istoreco, Istituto Cervi, Infinito Edizioni, Mirni Most, Un Bambino Per Amico, Mondinsieme, Unimore che in questi anni hanno realizzato iniziative ed eventi culturali, viaggi della memoria e della solidarietà, momenti formativi e laboratori nelle scuole sulla guerra in Bosnia Erzegovina degli anni ’90 e, in generale, sul contesto balcanico. Balkanika si avvale anche del contributo del Comune di Reggio Emilia – Bando cultura #RE24 e dei Comuni di Scandiano, Quattro Castella, Guastalla e Castelnovo ne’ Monti.
Balkanika – al femminile per valorizzare le esperienze di attivismo delle donne in quell’area – vedrà protagoniste molte voci della cultura italiana e balcanica per aprire uno sguardo verso il futuro: “Vogliamo parlare di Balcani soprattutto ai giovani e con le giovani generazioni, vogliamo avvicinare i Balcani a noi, portarli in città, ospitando molte attiviste e testimoni della storia recente, ma soprattutto testimoni del presente” – dice una delle organizzatrici, Tamara Cvetković di ISCOS Emilia-Romagna.
Così come alle Olimpiadi si gareggia su più discipline, allo stesso modo si parlerà di Balcani, pace e diritti umani usando linguaggi e forme espressive diverse. Numerosi i momenti dedicati a Sarajevo, città evocativa e suggestiva nell’immaginario collettivo, teatro di uno degli episodi più tragici della storia europea del dopoguerra quale l’assedio che durò quasi quattro anni.
Tra questi, nella serata inaugurale del festival in programma venerdì 11 ottobre alla Casa di Quartiere Orti Spallanzani (ore 21, ingresso libero), gli interventi del disegnatore Zoran Herceg edi Almedina Vejzagić, protagonisti del documentario Hotel Sarajevo (2022, regia di Barbara Cupisti produzione ClipperMedia, Luce Cinecittà con Rai Cinema). A trent’anni dalla guerra nei Balcani e dall’assedio di Sarajevo, uno dei più lunghi della storia moderna, tre generazioni si raccontano: Boba, fixer di guerra, Zoran che aveva solo tredici anni, Belmina che non era ancora nata. Un confronto nella memoria e nel trauma, per provare a superarlo.
Alle Olimpiadi dei diritti non possono mancare le storie di sport: sabato 19 ottobre, agli Orti Spallanzani, è in programma un incontro con Senka Ibrišimbegović direttrice del Museo delle Olimpiadi invernali di Sarajevo del 1984, nel corso del quale verranno ricordati i momenti più importanti di quello che è stato un grande evento sportivo e sociale, forse l’ultimo della Jugoslavia.
Alla serata, organizzata insieme a Fondazione per lo Sport del Comune di Reggio Emilia, parteciperanno i campioni olimpionici di sci Paola Magoni e Giuliano Razzoli e gli atleti del club di nuoto SPID Klub da Sarajevo, tra cui Ismail Barlov medaglia d’argento alle Paraolimpiadi di Parigi appena concluse, così come atleti e gruppi sportivi di giovani coinvolti in scambi internazionali del Team Reggio promosso dalla Fondazione per lo Sport.
Il giornalista e illustratore Admir Delić allestirà la sua esposizione Ricordando Srebrenica alla Casa di Quartiere Orti Spallanzani dal 17 al 30 novembre ingresso libero e parlerà del suo passato nel mondo del basket il 18 ottobre per Storie di sport e diritti umani: dalle Olimpiadi di Sarajevo 1984 ad oggi a Guastalla insieme a Senka Ibrišimbegović.Sempre a Guastalla nell’ex-chiesa di San Francesco verrà esposta dal 19 ottobre al 23 novembre la mostra fotografica Breaking free che racconta le storie di giovani nati come conseguenza degli stupri di guerra degli anni ’90.
Verranno dedicati momenti importanti a Comics & humanrights con Takoua Ben Mohamed e Gianluca Costantini, nelle scuole superiori, con i giovani del doposcuola del Giro del Cielo e all’Università, sull’uso delle illustrazioni e del graphic journalism come linguaggio narrativo per raccontare guerre, attivismo sociale e politico. Costantini presenterà il 15 novembre alla Casa di Quartiere Orti Spallanzani la sua mostra Human Rights Portraits promossa da Amnesty International. Gli autori Mario Boccia e Sonia Maria Luce Possentinipresenteranno il libro illustratoLa fioraia di Sarajevoalla Biblioteca di Santa Croce a Reggio Emilia in una iniziativa in collaborazione con Istoreco in programma il 23 novembre.
Purtroppo quest’area d’Europa è uscita dalla nostra attenzione, inspiegabilmente, nonostante sia parte della nostra Storia e identità europea. Una guerra che sembra troppo recente per essere Storia, e troppo lontana per parlarne come attualità. Balkanika racconterà questi 30 anni di Pace fredda in diversi eventi: due serate a Quattro Castella il 15 ottobre con Tamara Cvektović e Andrea Cortesi e il 5 novembre con l’interprete e docente di lingua Silvio Ziliotto. A Reggio Emilia il 29 novembre con Francesco Ronchi e Giuseppe Provenzano per parlare de La scomparsa dei Balcani, evento organizzato insieme a Cisl Emilia Centrale.
Al Teatro Boiardo di Scandiano, mercoledì 20 novembre Mara Moschini e Marco Cortesi porteranno in scena lo spettacolo teatrale La scelta – e tu cosa avresti fatto? quattro storie di giusti nel tempo del male raccolte da Svetlana Broz (ingresso libero). Lo spettacolo verrà replicato in tre matinée per le scuole superiori a Castelnovo ne’ Monti (6.11) e a Reggio Emilia (7.11) con la partecipazione di oltre 400 studenti.
Agli Orti Spallanzani sabato 30 novembre andrà in scena la Grande serata Balkanika con premiazioni, musica, racconti e testimonianze di studenti e scout che racconteranno i loro viaggi nei Balcani. Sarà anche la serata di celebrazione dei 20 anni della casa editrice Infinito Edizioni, insieme a Luca Leone, vari autori che hanno raccontato i Balcani in questi anni come Diana Bosnjak Manai e Paolo Bergamaschi. A seguire cena e convivialità come momento di chiusura del Festival Balkanika 2024.