Si parla dei paradisi fiscali europei, nell’incontro in programma venerdì 10 maggio a Reggio Emilia, alle 18 alla libreria Ariosto di piazza della Vittoria 1/h, organizzato da UniTre e Associazione Lucani di Reggio Emilia.
Al centro, la presentazione del libro “Europa Parassita – Come i paradisi fiscali dell’Unione Europea ci rendono tutti più poveri” di Angelo Mincuzzi, caporedattore e inviato del Sole 24 Ore. Ad intervistare Mincuzzi ci sarà il pubblicista Donato Vena esperto di antievasione.
Spiegano i promotori: “Il libro, edito a gennaio 2024 dalla casa editrice Chiarelettere, con un’inchiesta sui paradisi fiscali fa scopre che quanto credevamo fosse limitato ad alcuni piccoli stati tropicali è oggi possibile anche in paesi molto vicini a noi, nell’Unione europea, Italia inclusa, grazie a imposte di successione tra le più basse al mondo o ai benefici concessi ai multimilionari stranieri, con l’applicazione delle ultime norme fiscali.
L’autore mette in luce le storture del sistema economico europeo che permettono alle élite economiche di arricchirsi sempre più, con un conseguente, drammatico aumento di disuguaglianze e ingiustizie e i cittadini onesti finiscono per pagare anche le tasse di chi non le versa.
Mincuzzi, nel ruolo di caporedattore del Sole 24 Ore, si è occupato più volte di varie società italiane ed estere, di indagini giudiziarie, di paradisi fiscali, di evasione fiscale e criminalità economico-finanziaria e ci accompagna tra le vie delle capitali europee dove oligarchi, dittatori, trafficanti – ma anche molti vip, imprenditori e professionisti della porta accanto – si nascondono dietro l’impenetrabilità del segreto fiscale.
Dalla lettura del libro e dalla sua presentazione scopriremo anche che il rischio che corriamo non è più soltanto economico; perché, se le tasse sono il prezzo da pagare per costruire una società giusta e solidale, allora in Italia e in Europa esiste un serio problema di tenuta sociale: proprio per questo è quanto mai urgente un drastico cambiamento di strategia per rinnovare quel patto che i paesi membri dell’Unione europea hanno sottoscritto scegliendo di condividere il proprio domani. Ne va del futuro delle nostre economie e, soprattutto, delle nostre democrazie. Quindi parlare di evasione fiscale in Italia che ha raggiunto quasi cento miliardi di euro l’anno, e dei paradisi fiscali europei utili ad eludere il fisco, è diventato un dovere civico.
Sono i soldi che mancano per migliorare le scuole, gli ospedali, le strade, per ridurre le bollette e che finiscono, attraverso oscuri meccanismi finanziari, nelle banche dei cosiddetti paradisi fiscali”.