Parla di Matilde e di Reggio Emilia la tovaglia che allieve e maestre di Reggio Ricama hanno realizzato per la Basilica Vaticana. Per questo nuovo tovagliato, infatti, si è scelto di utilizzare il tipico ricamo locale, quello canusino, tecnica inventata da Maria Bertolani Del Rio negli anni ’30 del Novecento presso il manicomio del S. Lazzaro. Così sul candido lino liturgico sono riprodotti i motivi tratti dalle miniaturedelcelebre Poema di Donizone, codice realizzato a Reggio nel monastero di S. Prospero fuori le mura intorno al 1115, oggi vanto della Biblioteca Apostolica Vaticana.
Partendo dalle antiche miniature, le ricamatrici hanno “dipinto ad ago” il raffinato tessuto che dal 22 febbraio prossimo vestirà l’altare posto all’ombre della Cattedra bronzea realizzata da Gianlorenzo Bernini nell’abside della basilica papale.
Dopo la presentazione della tovaglia a S. Benedetto Po (MN), antico luogo di sepoltura di Matilde, e prima di approdare presso la tomba della gran contessa in Vaticano, la tovaglia sarà presentata a Reggio Emilia l’11 gennaio, alle ore 17.30, all’Auditorium del Credem, in via Emilia S. Pietro.
A illustrare il progetto e le sue peculiarità interverranno anche mons. Tiziano Ghirelli, canonico della Basilica di S. Pietro in Vaticano, Sandra Cosmi, presidente di Reggio Ricama, e don Luigi Verdi, Fondatore della Fraternità di Romena.
La tovaglia, che nel nome ricorda il perdono concesso a Canossa nel 1077 da papa Gregorio VII all’imperatore penitente, dal 12 al 21 gennaio, presso la Galleria di Via Crispi 8, sarà al centro di una mostra di ricami in Ars Canusina.
La tappa successiva sarà la sua eccezionale esposizione presso la Pinacoteca dei Musei Vaticani dal 1 al 17 febbraio, insieme a significative testimonianze matildiche conservate dagli Istituti Culturali della Santa Sede (Biblioteca Apostolica Vaticana, Musei Vaticani, Fabbrica di San Pietro).
Il progetto, sostenuto da Max Mara, da Credem e da un pool di sensibili imprese reggiane, gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna, e vede la collaborazione del Capitolo della Basilica Vaticana, della Fabbrica di San Pietro in Vaticano, dei Musei Vaticani e della Biblioteca Apostolica Vaticana.