Tornano le Giornate della laicità con due appuntamenti invernali in attesa dell’edizione 2024 dedicati ai diritti, al confronto critico e all’approfondimento. Protagonisti saranno il giornalista Gad Lerner – il 29 novembre, alle 21 a L’Altro Teatro di Cadelbosco – e Pegah Moshir Pour, attivista per i diritti umani e digitali, il 4 dicembre alle 18 alla Cgil di Reggio Emilia.
Gli incontri sono promossi da Iniziativa laica e Arci Reggio Emilia in collaborazione con Cgil, con il contributo del Comune di Reggio Emilia e della Regione Emilia-Romagna.
I conflitti in corso – quello nella Striscia di Gaza e quello in Ucraina, ma non solo – saranno lo sfondo della riflessione di Gad Lerner, intervistato dal giornalista Adriano Arati. A quasi due mesi dall’attacco terroristico di Hamas e dalla durissima risposta militare di Israele, l’incontro sarà l’occasione per tracciare un primo bilancio sulle tante questioni aperte e per portare il discorso al piano più generale dei diritti umani e su cosa significhino oggi le parole libertà e democrazia.
Pegah Moshir Pour, invece, approfondirà un altro tema quanto mai urgente e purtroppo scivolato in secondo piano sui giornali italiani, quello della durissima repressione condotta dal governo oscurantista di Teheran sulle donne iraniane e sul loro anelito di libertà.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero. Per informazioni è possibile scrivere a info@giornatedellalaicita.com
Gad Lerner è nato a Beirut da una famiglia ebraica, dopo aver lavorato al quotidiano “Lotta continua”, a “Il Lavoro di Genova” e a “Il manifesto”, dal 1983 è inviato politico del settimanale “L’Espresso”. Dal 1993 al 1996 vicedirettore e, fino al 1998, corrispondente de La Stampa, è stato per alcuni mesi direttore del TG1 per la RAI (2000). Nel 2001 è passato all’emittente televisiva La 7, dove è rimasto fino al 2013 e dove ha condotto fino al 2012 il programma L’infedele e nel 2013 Zeta. Dal 2020 è una delle firme de Il Fatto Quotidiano.
Del 2014 è il programma di approfondimento Fischia il vento, in onda su laeffe e Repubblica.it, del 2016 Islam, Italia, del 2017 sono Operai e Ricchi e poveri, del 2018 La difesa della razza e del 2019 L’approdo su RAI Tre.
Ha pubblicato alcuni saggi, tra i quali occorre citare: Operai (1987); Crociate. Il millennio dell’odio (2000); Tu sei un bastardo. Contro l’abuso d’identità (2005); Scintille. Una storia di anime vagabonde (2009); Concetta. Una storia operaia (2017); Noi, partigiani. Memoriale della Resistenza italiana (2020); L’infedele. Una storia di ribelli e padroni (Feltrinelli, 2020); con L. Gnocchi ha curato i volumi Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana (2020) e Noi ragazzi della libertà. I partigiani raccontano (Feltrinellim 2021). Il suo ultimo libro si intitola Giornalisti da marciapiede (EGA-Edizioni Gruppo Abele, 2022).
Pegah Moshir Pour, consulente e attivista per i diritti umani e digitali, è nata in Iran e cresciuta in Italia. In prima fila nella divulgazione social in seguito alla morte di Mahsa Jina Amini e nella denuncia del regime islamico, è stata ospite il 9 febbraio 2023 del Festival di Sanremo per testimoniare la repressione nel suo Paese. Con esperienze trasversali, si occupa di temi quali: cittadinanza “ragazzi della terza cultura”, cittadinanza ed etica digitale. Nelle scuole parla di empowerment femminile e linguaggio e digitale. Collabora con realtà culturali ed istituzioni per continuare a operare nel mondo della cultura, attivando sui territori e nelle persone progetti sociali e politiche per un futuro inclusivo ed aperto. É stata insignita a Palazzo Montecitorio del premio Internazionale Standout Woman Award e inserita nella lista dei 100 innovatori e innovatrici che hanno fatto la differenza nel 2022 da StartupItalia, il magazine online nato nel 2013 a Milano con l’obiettivo di promuovere la cultura dell’innovazione in tutto l’ecosistema italiano.