La perdita di un figlio nel fiore della vita, per una malattia incurabile che non lascia scampo, è un dolore sovraumano. Tuttavia, la scrittura può miracolosamente aiutare nell’elaborazione del lutto.
E’ quello che ha fatto coraggiosamente Luciana Baccichet, rubierese che, alcuni anni fa fu travolta da una tragedia del tutto inaspettata, con la perdita del figlio Matteo Cantarelli.
“Matteo amava i campi di grano” era il titolo di un libro commovente uscito nel 2019 per la casa editrice reggiana Dea C., in cui, la parabola del suo calvario, veniva raccontata con grande amore e delicatezza. Un libro che ottenne un successo straordinario, al punto che, a quattro anni di distanza, Luciana ha sentito di dover dargli un seguito: “La voce del cuore”, un toccante resoconto, per poesie e fotografie, di questo lutto che si apre alla speranza, presentato lo scorso aprile a L’Ospitale di Rubiera col patrocinio dell’amministrazione comunale. E anche questo libro, come il precedente, è stato protagonista di un gesto solidale per onorare la memoria di figlio scomparso.
Nei giorni scorsi, all’avvicinarsi dell’anniversario della sua morte, avvenuta il 12 ottobre di cinque anni fa, è stata fatta una donazione di 600 euro al Core, il centro onco-ematologico reggiano che lottò a fianco di Matteo, frutto di quella giornata organizzata in sua memoria.
“Ho desiderato attendere questa ricorrenza, per donare al Core i proventi della vendita del libro – spiega la mamma autrice – per addolcirla, nel ricordo di chi ha fatto tanto per mio figlio, e a cui siamo felici di poter donare un piccolo ma sentito contributo. Anche se so, come ho scritto nel libro, che ‘non siamo mai soli, i nostri angeli ci sono sempre per guidarci e darci la forza di andare avanti’… Anche Matteo”.