14° edizione del premio “Giuseppe Dossetti”, dedicata a pace e uguaglianza

Associazioni, cittadini e studenti possono partecipare fino al 31 marzo 2023. Quest’anno ammessi anche fumetti e prodotti multimediali.

C’è tempo fino al 31 marzo 2023 per partecipare alla quattordicesima edizione del Premio “Giuseppe Dossetti”, il riconoscimento ideato e promosso da Comune di Reggio Emilia, Comune di Cavriago, Provincia di Reggio Emilia e Regione Emilia-Romagna, per valorizzare l’operato di associazioni e singoli cittadini del territorio nazionale che abbiano compiuto “azioni di pace”. E proprio la pace e l’uguaglianza sono i temi scelti per quest’edizione, partendo dagli articoli 3 e 11 della Costituzione della Repubblica italiana e coerentemente con i principi affermati da don Giuseppe Dossetti nella sua vita.

Il premio, oltre a ricordare la figura e l’opera di Dossetti, vuole infatti far emergere e dare un riconoscimento a chi, con la propria attività e il proprio impegno, diffonde la cultura della pace, una bene prezioso, sopratutto di questi tempi in cui non può più essere data per scontata e deve essere messa al centro dell’operato collettivo. Al contempo, il concorso vuol far riflettere e stimolare le giovani generazioni sul tema dell’uguaglianza, un altro aspetto di cruciale importanza per il vivere civile.

Come in passato, anche quest’anno una sezione è dedicata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Reggio Emilia a cui viene chiesto di elaborare un testo: saggio breve, lettera, articolo di giornale, testo di canzone, ma anche fumetto o prodotto multimediale. Tutti i docenti possono partecipare con le loro classi, in particolare quelli di lettere, storia, filosofia, diritto, religione. Una sezione è espressamente dedicate alle associazioni reggiane.

I PREMI E I BANDI – A selezionare le candidature sarà una giuria presieduta da Pierluigi Castagnetti e composta da un rappresentante di ciascuno degli enti promotori: alle associazioni spetterà un premio in denaro di 5.000 euro, al singolo cittadino un omaggio. Il “premio Manodori” di 2.000 euro, inoltre, sarà assegnato ad una associazione del territorio reggiano.

La sezione studenti vedrà premiati tre elaborati, con buoni spesa di importo pari a 1.000, 600 e 400 euro per l’acquisto di libri, cancelleria, materiale didattico, visite e laboratori didattici.

  • , www.comune.cavriago.re.it, www.provincia.re.it e nella pagina Facebook  www.facebook.com/premio.dossetti.

La scadenza per entrambi i bandi è fissata per le ore 24 di venerdì 31 marzo 2023; le candidature dovranno essere inviate alla Segreteria del Premio per la pace “Giuseppe Dossetti” secondo le modalità indicate nei bandi stessi.

Nelle precedenti edizioni del premio hanno partecipato diverse centinaia di associazioni provenienti da tutto il territorio nazionale e oltre 130 classi provenienti da tutti gli istituti scolastici secondari di secondo grado del territorio provinciale.

I premiati dell’ultima edizione

Nell’ultima edizione il premio per la pace Giuseppe Dossetti è stato assegnato a monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, all’associazione bolognese Insight per il progetto nelle carceri Liberi Dentro-Eduradio & TV, alle associazioni reggiane Amar per il progetto delle protesi ad Aleppo e RTM per il progetto P.A.C.E. in Palestina.

Gli studenti e studentesse premiati: Elena Yu Yi Hui, Elena Ricchetti, Alice Ferretti, Manal Boussnal e una menzione speciale alla IV° A dell’Istituto Filippo Re di Reggio Emilia.

Giuseppe Dossetti (1913-1996) giurista e politico, è stato fra i protagonisti nella stesura della Costituzione repubblicana; sacerdote e monaco partecipò alla elaborazione dei principali documenti del Concilio Vaticano II; uomo di pace, visse la Resistenza al nazi-fascismo in prima persona e si adoperò per la diffusione dei valori della solidarietà, della fratellanza, del rispetto della dignità di tutti gli uomini. Don Dossetti ha mantenuto un profondo legame con la sua terra d’origine, Reggio Emilia e Cavriago, dove ha vissuto durante l’infanzia e l’adolescenza, tanto da definire lo stesso Cavriago come la sua “università della vita”.