Il bando, destinato alle associazioni locali, ha l’obiettivo di individuare e sostenere, tramite co-finanziamento, progetti innovativi di prossimità per rispondere a nuovi bisogni di cura delle persone e di conciliazione dei tempi e degli orari.
Destinatari:
• organizzazioni di volontariato,
• associazioni di promozione sociale,
• enti filantropici
• imprese sociali, incluse le cooperative sociali,
• reti associative,
• società di mutuo soccorso
• associazioni, riconosciute o non riconosciute
• fondazioni
• associazioni sportive
• enti di carattere privato, diversi dalle società, costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi;
• enti religiosi civilmente riconosciuti, limitatamente allo svolgimento delle attività di cui all’articolo 5 del D.Lgs 117/2017.
Gli Enti del Terzo Settore devono essere iscritti ad uno dei registri attualmente previsti dalla normativa del settore.
In sede di valutazione, sarà premiata la presentazione di progetti promossi da reti di soggetti del territorio, così composte:
• partner co-proponenti: enti no-profit: potranno gestire quote di contributo e concorrere alla rendicontazione del progetto con proprie spese documentate, che dovranno essere raccolte e presentate dal capofila;
• partner associati: soggetti istituzionali e soggetti del mondo profit (imprese in qualsiasi forma costituite). I partner associati non potranno gestire né ricevere sotto qualsiasi forma il contributo di cui al presente avviso, ma si impegnano a partecipare alle attività progettuali al fine in particolare di stimolarne una diffusa conoscenza, di offrire supporto nella strutturazione dei percorsi progettuali secondo logiche di sostenibilità economica. In qualità di partner associati, tali soggetti non potranno altresì offrire servizi/beni dietro corrispettivo.
Iniziative finanziabili:
In riferimento a bambini, ragazzi (6-14 anni) e giovani (14-29 anni):
• supportare l’organizzazione della vita quotidiana in orario extra scolastico, sia per garantire
accesso ad opportunità educative, supporto e facilitazione della didattica a distanza, potenziamento delle attività relazionali anche intergenerazionali;
• progetti di supporto al lavoro/alla occupabilità nella genitorialità, ovvero servizi/progetti
che mettano in moto relazioni o supporti che sostengano la famiglia nella contestuale gestione di lavoro e figli, attivando – in una logica di valorizzazione della prossimità – nei territori, nei quartieri, nei microcontesti di vita, reti di scambio di servizi per queste famiglie, con l’obiettivo di facilitare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, in particolare
In favore delle famiglie e delle donne;
• favorire il protagonismo giovanile, la creatività e stili di vita sani, con progetti che leggono
i giovani come risorsa del territorio, con l’attivazione diffusa di progetti di partecipazione giovanile, che si possono aggiungere ed affiancare ai progetti già attivi nella messa a valore del tempo e dei talenti dei più giovani a beneficio della comunità (ad es. Giovani Protagonisti).
In riferimento a anziani, disabili, persone fragili:
• supportare i soggetti in condizione di fragilità e vulnerabilità e a rischio auto-esclusione, attraverso allestimento di contesti di accoglienza, cura, welfare di prossimità, socializzazione e sviluppo di empowerment, anche attraverso sperimentazioni di matching fra generazioni e contaminazioni fra culture e condizioni soggettive.
In riferimento a cittadini e comunità di quartiere:
• sviluppare, consolidare e accompagnare legami di prossimità nei quartieri, reti solidali, diversificate e capaci di tenere assieme il più ampio numero possibile di portatori di interesse (dai singoli cittadini, alle famiglie, agli esercizi commerciali, ai servizi, all’associazionismo …) favorendo la nascita di un rinnovato senso di appartenenza ad una comunità più ampia ed inclusiva (ad es. sperimentare social street, gruppi di acquisto, gruppi di mutuo-aiuto tra genitori, esperienze di co-housing, abitare collaborativo e intergenerazionale).
Spese ammissibili:
1. predisposizione di adeguato piano anti COVID, ove richiesto;
2. forniture di beni, servizi e prestazioni professionali, gestione delle attività, spese viaggio strettamente necessari allo svolgimento delle attività progettuali;
3. predisposizione di adeguato piano di sicurezza, ove richiesto;
4. le spese di personale dipendente del beneficiario presentando prospetto dettagliato del costo orario medio del lavoro ordinario che attesti l’ammontare dei versamenti previdenziali ed assistenziali nonché timesheet timbrato e firmato per ogni singolo addetto. Questa tipologia di spese dovrà pesare sul progetto non oltre il 40% della spesa complessiva dello stesso.
Non sono ammesse:
1. costi generali di funzionamento delle organizzazioni beneficiarie;
2. utenze generali del funzionamento delle organizzazioni beneficiarie;
3. le spese per materiali, beni e servizi, comprese le derrate alimentari, utilizzati in iniziative a pagamento collaterali al progetto ammesso a contributo, ad esclusione di iniziative di beneficenza adeguatamente giustificate e documentate;
4. le spese di ospitalità (ristoranti-alberghi-pranzi-cene) e/o di ristorazione in generale;
5. costi sostenuti per procedure del Comune (occupazione del suolo pubblico, permessi ed autorizzazioni per l’accesso/circolazione/sosta in zona a traffico limitato;le spese per il servizio delle pubbliche affissioni e per l’imposta pubblicità, eventualmente richiesto/i; per comitati/associazioni/enti senza scopo di lucro tali spese saranno comunque ridotte del 50% d’ufficio (D. Lgs. n. 507/1993 e D. Lgs n. 597/1993);
6. le spese che non siano debitamente documentate in fase di rendicontazione;
7. le spese documentate con autocertificazioni ad eccezione dei rimborsi chilometrici (secondo tariffe ACI) e quelle documentate con scontrini fiscali se non accompagnate da ricevuta,anche non fiscale, intestata al beneficiario soggetto che presenta la richiesta di contributo;
8. le spese sostenute prima o al di fuori del periodo di realizzazione del progetto;
9. le spese rendicontate tramite scontrini fiscali.
L’ammontare di finanziamento concesso ad ogni progetto (80 % costo complessivo) non potrà superare la soglia massima di € 24.000,00. I soggetti proponenti dovranno dimostrare di possedere una sufficiente capacità economica per garantire la copertura della restante parte di costi progettuali, presentando apposita dichiarazione di impegno a co-finanziare almeno il 20% dei costi previsti per le attività proposte.
Modalità di presentazione della domanda:
La documentazione dovrà essere presentata in busta chiusa con la dicitura PROPOSTA PROGETTUALE AL BANDO: “I QUARTIERI RIPARTONO” presso l’Archivio Generale del Comune di Reggio Emilia, Via Mazzacurati 11- 42122 Reggio Emilia
dalle ore 10 del giorno 23 luglio 2020 ed entro e non oltre il termine perentorio alle ore 12 del giorno 4 settembre 2020.
La modulistica da utilizzare obbligatoriamente per la presentazione del progetto è scaricabile all’indirizzo: https://www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESDocumentID/9AD3039C6026E04BC12585A700316CC1?opendocument&FROM=vvspbblcqrtrrprtn.
Si consiglia la lettura completa del bando, scaricabile al link: https://www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESIdDoc/9AD3039C6026E04BC12585A700316CC1/$file/I%20Quartieri%20Ripartono%20-%20Bando%20web.pdf
Per informazioni sul bando e per supporto nella compilazione della procedura di presentazione del bando:
• URP Comune Informa di Via Farini 2/1 – telefono 0522 456660 ;
• e-mail: comune.informa@comune.re.it
• segreteria.bando@comune.re.it
Per informazioni più’ puntuali sulla documentazione necessaria per la partecipazione al bando: segreteria.bando@comune.re.it