Rinnovati i progetti dedicati all’insegnamento della lingua italiana agli stranieri

A Reggio Emilia, all’interno degli accordi di cittadinanza del filone “Spazi e reti di comunità” in vari quartieri della città.

dedicati all’interculturalità e all’apprendimento della lingua italiana nell’ambito degli Accordi di Cittadinanza del filone di lavoro “Spazi e Reti di comunità”. Ieri pomeriggio in Sala del Tricolore, alla presenza dell’assessore Lanfranco de Franco (Partecipazione e quartieri), è stato firmato il rinnovo del progetto “Diritto di parola 2022/2023”, sviluppato nell’ambito del filone di lavoro “Spazi e reti di comunità”, e organizzato in diversi quartieri cittadini da associazioni del territorio che si occupano di migranti, stranieri e nuovi italiani.

“Questo accordo di cittadinanza raccoglie l’eredità di un lungo lavoro di costruzione della rete di Diritto di Parola portato avanti grazie al servizio Intercultura e Mondinsieme, ma che da un anno abbiamo voluto inserire nei nostri progetti di partecipazione seguiti dagli architetti di quartiere – dice l’assessore de Franco – Il nostro intento era quello di favorire la diffusione dei progetti interculturali nei quartieri e favorire l’unione con altre forze già attive sui territori e in una certa misura possiamo dire di aver raggiunto questo scopo. Abbiamo voluto fortemente dare continuità e risorse a queste realtà che svolgono un vero servizio di prossimità a tantissimi abitanti del nostro territorio, che grazie ai corsi di lingua acquisiscono una competenza fondamentale e abilitante dell’essere cittadini reggiani. La nostra soddisfazione più grande è cogliere il gradimento e la riconoscenza negli occhi dei tanti che prendono parte ai corsi e hanno più strumenti per trovare lavoro o semplicemente vivere meglio la nostra città grazie alla lingua italiana, in particolare le donne che sono la grande maggioranza dei partecipanti. Grazie dunque alle realtà firmatarie per quello che hanno fatto e che porteranno avanti con passione e competenza nei prossimi anni con il nostro pieno supporto.”

Le associazioni e le diverse realtà aderenti alla rete “Diritto di parola” hanno infatti un ruolo centrale nel processo di integrazione in quanto si interfacciano quotidianamente con le persone di origine straniera e possono far sì che l’apprendimento della lingua possa essere la chiave per essere pienamente parte di una comunità, formare un sistema di relazioni interpersonali e confrontarsi con opportunità e servizi a disposizione dei cittadini.

Per questo, attorno alle attività di insegnamento dell’italiano, tutte le associazioni coinvolte nel progetto propongono attività di socializzazione, di promozione del volontariato, di creatività. Vengono proposti nuovi percorsi e nuove metodologie per adattare l’insegnamento dell’italiano L2, alle passioni e alle capacità già innate delle persone: dai corsi di base, ai corsi specialistici per il linguaggio della patente o l’inserimento lavorativo, destreggiandosi per coinvolgere adulti, giovani, donne, alfabetizzati o poco alfabetizzati. Le associazioni del territorio quindi, in continuità con lo scorso anno scolastico, hanno riproposto diversi progetti a sostegno dell’apprendimento della lingua italiana suddividendone le attività su più tipologie:  corsi base, riguardano tutti i corsi attivati nell’ambito dell’insegnamento della lingua seguendo i riferimenti del Quadro Comune Europeo delle Lingue; corsi tematici che  riguardano approfondimenti, attività di sostegno e inclusione del cittadino; corsi integrati inter-generazionali, che comprendono attività pensate per giovani da poco inseriti nel sistema scolastico e formativo.

In base all’accordo sottoscritto ieri, le attività vengono sviluppate nei quartieri stazione, Ospizio, San Pellegrino, Rosta nuova, Foscato, Canalina e Gardenia. 

I laboratori di cittadinanza si inseriscono all’interno del progetto “Quartiere bene comune” di ridefinizione delle modalità di relazione tra cittadini e Comune, basata sull’assoluto protagonismo della cittadinanza, sia nelle sue forme associative sia come singoli individui.

Il laboratorio di cittadinanza è uno spazio aperto in cui Amministrazione e cittadini dialogano sul presente e sul futuro del territorio in cui vivono, si interrogano su come migliorarlo e co-progettano soluzioni innovative.

Obiettivo è la definizione di progetti condivisi per la cura della città e della comunità che trovano una formalizzazione all’interno di specifici Accordi di cittadinanza, atti formali di impegno collaborativo tra Comune e cittadini.

Con gli Accordi di cittadinanza e con il loro rinnovo, previsti in tutti gli ambiti territoriali in cui il territorio è stato suddiviso, i cittadini e l’Amministrazione hanno collaborato fattivamente alla riuscita del progetto concordato, concorrendo ciascuno con una propria quota di idee, risorse, responsabilità, tempo e bagaglio culturale. Tutto questo nella massima trasparenza e tracciabilità delle azioni concordate. Per  informazioni: Servizio Politiche per il protagonismo responsabile e la città intelligente, tel. 0522 456158 – 6051.