Pranzo in compagnia per sostenere il progetto Il PassaTempo

Domenica 16 ottobre alle 12 al centro sociale di Montecavolo di Quattro Castella.

Sono aperte le prenotazioni per il pranzo di beneficenza a favore de “Il Passatempo”, progetto condiviso da Auser e AIMA Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Reggio Emilia.

La cena si terrà domenica 16 ottobre al Centro Sociale di Montecavolo di Quattro Castella. L’appuntamento è quindi dalle 12 al alone delle Feste (ex-Bocciodromo) del Centro Sociale a Montecavolo, con ingresso consigliato da via Nenni.

L’evento è organizzato dalle associazioni molto attive nelle Colline Matildiche che insieme, ogni mercoledì pomeriggio, portano avanti il progetto Il PassaTempo: la Banca del Tempo di Quattro Castella, AIMA, Auser, Arte in Orto, il Centro Sociale i Boschi di Puianello.

Il menu prevede mezze maniche alla salsiccia e aromi, lonza di maiale e patate al forno, torte miste, acqua, vino e caffè. L’offerta minima è di 20 euro, il ricavato andrà a sostenere il progetto PassaTempo.

Per prenotare, entro il 26/07, telefonare a Emilio al numero 335/5299125, segnalando eventuali necessità di diete speciali entro il 14 ottobre.

Perché sostenere il PassaTempo

Il Progetto Il PassaTempo nasce da una collaborazione tra l’Associazione Afrodanzalo, AIMA Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Reggio Emilia, Auser Reggio nell’Emilia, l’Associazione Arte in Orto, la Banca del Tempo di Quattro Castella, il Centro Sociale i Boschi di Puianello, Sirio Custodi per la Coda e UISP Reggio Emilia.

Il progetto si basa su attività e laboratori gratuiti offerti alle persone adulte per trascorrere insieme del tempo, coltivare i propri passatempi e scoprirne dei nuovi in compagnia. Gli incontri si svolgono tutti i mercoledì presso il Centro Sociale “I Boschi” di Puianello dalle 15:00 alle 18:00 e, una volta al mese, si spostano nella splendida cornice del Castelletto di Villa Arnò, sede dell’associazione Arte in Orto.

Ad oggi frequentano gli incontri 42 nuclei familiari (con una media di circa 35 persone presenti ad incontro). Sedici di queste famiglie hanno al loro interno una persona con demenza che partecipa agli incontri. Settimana dopo settimana, grazie a questo progetto si sono create relazioni e sinergie tra le persone, perché questa iniziativa riesce a coinvolgere non solo chi partecipa, ma anche i suoi familiari.