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Come tutelarsi prima che sia troppo tardi ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏ ͏
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I diritti della persona incapace
Oggi parliamo di diritti. Partiamo da quelli fondamentali di ogni persona e arriviamo a quelli dell’anziano, invalido o malato non più autosufficiente, che viene affiancato da un Amministratore di Sostegno. Perdere parte della propria autonomia non significa rinunciare a scegliere per la propria vita (e per il proprio “fine vita”): la legge italiana tutela il diritto di autodeterminarsi fino all’ultimo giorno, ma è compito del cittadino informarsi e attivare gli strumenti legali necessari in tempi utili, ovvero quando si è ancora in grado di farlo. Per il vostro futuro, e non solo per quello dei vostri assistiti, vi consigliamo di leggere questo articolo e di partecipare al seminario di lunedì 5 maggio. Tra le altre cose, parleremo di: • consenso informato • pianificazione condivisa delle cure • rifiuto delle cure • DAT - Dichiarazioni Anticipate di Trattamento
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Lunedì 5 maggio 17.00-19.00
Malattia e (in)capacità di agire: limiti, diritti, tutele
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La malattia, sia fisica che mentale, può influire sulla capacità di intendere e di volere di una persona e sulla sua capacità di compiere validamente atti giuridici, accettare eredità, fare donazioni, prestare un consenso informato per un trattamento sanitario, decidere del proprio fine vita… Nel nostro ordinamento, esistono strumenti giuridici che consentono di proteggere le volontà della persona, anche nel momento in cui non è più autonoma ed è compromessa la sua capacità di comprendere il significato e le conseguenze delle proprie azioni. Il 5 maggio, online dalle 17.00 alle 19.00, approfondiremo questi strumenti giuridici con: - L’avvocato Francesca Vitulo, consulente legale di NON+SOLI - Silvia Bertolotti, coordinatrice del progetto InVita
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Accorgersi di essere vivi. Un breviario per chi ha perso la via. «Il materialismo brutale e nichilista in cui siamo immersi non solo accentua le ingiustizie sociali e danneggia la salute del pianeta, ma è anche un'implacabile assicurazione sull'infelicità: le nazioni più avanzate economicamente sono piene di depressione e solitudine». In ogni breve capitolo di questo saggio, il ragionare poetico di Arminio si interseca con le riflessioni in prosa di Bormolini, dando vita a un testo denso di spiritualità e poesia, che cura l'anima e aiuta a ritrovare il senso perduto.
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